mercoledì, dicembre 27, 2006

Frammenti di te

Forse stasera avrei fatto meglio a mettermi a letto anche subito dopo cena ma la tentazione di vedere per l'ennesima volta Mary Poppins, la mia TATA preferita, è stata troppo forte.
E poi, così, speravo di distrarmi, di non pensarci, di avere sotto mano un ottimo diversivo... AVOGLIA!!! Di films ne ho visti 3 o 4, stasera, ma la mia cinepresa personale continuava a mandare in onda frammenti di te.

Te, che ti chini verso di me chiedendomi xkè mi stanno tanto antipatici i Cancri.. e la tua voce, calma, serena, un suono fluido da bere lentamente insieme al vino che mi avevi versato.
Te, che mi spieghi com'era strutturata Firenze nel Medioevo e come siano cambiate le mura e e porte, e laloro ragione di essere lì: una lezione di storia, filosofia, arte e tattica militare come mai avrei potuto immaginare.


I tuoi occhi

che si aprono sorpresi e si socchiudono curiosi quando ti svelo che i miei colori preferiti sono il verde ed il viola... e tu che mi mostri un tuo dipinto, in azzurro, rosa ed indaco, che ancora ricordo come se avessi davanti e sono quasi 2 mesi che non lo vedo... E l'acquaforte che mi hai regalato, con quella frase piena di speranza e di forza... e le cartoline, con la poesia che hai creato su quanto di bello possa nascondere il lupo, quando ti ho detto che ho paura del buio...

Le tue mani
che sfiorano i miei ricci mentre mi confessi che non credi che sia stato possibile che io sia riuscita a domare e lisciare...
e poi le tue dita
che toccano le mie, mentre enunci tutta la tua teoria sul contatto: " io non tocco solo il tuo dito, io tocco te, io interagisco con te, entro nel tuo spazio... tu potresti ritirare la mano oppure lasciarla, essere indifferente oppure sdegnata oppure pensare che sia piacevole... e nel frattempo io ho iniziato qualcosa con te..."
Ecco, in quelle brevi occasioni è iniziato qualcosa con te.
Ma tu poi hai costruito il silenzio, anche se ogni tanto ti fai vivo... solo per dirmi che il lavoro è tanto e quindi non hai tempo, ma finirà presto... E, chissà perchè, l'unica cosa che mi rimane sono
immagini frammentate, suoni e profumi
che richiamano alla mente emozioni vissute a metà....
piccoli frammenti di ricordi di un vissuto senza tempo,
che spesso, troppo spesso, confondo con i sogni, nei quali
riesco a vederti, sentirti, toccarti...


Solo frammenti... come schegge di specchio in cui la mia immagine si confonde con la tua.

E così ho finito per vedere un altro film: 4 matrimoni ed un funerale.... la solita storia di 2 che sprecano tempo a rincorrersi... freudiano?
(Monumenti di Firenze visti da lui)

lunedì, dicembre 25, 2006

Ma anche si!!!

Pensavo che anno scorso passai il giorno di Natale con gli zii, evitando l'abbuffata per un pelo, mentre avrei voluto fare qualcosa di diverso, passarlo in un centro accoglienza o qualcosa di simile, perchè potessi SENTIRE il Natale davvero.

Quest'anno lo passerò in modo davvero diverso, ma molto speciale.
Quest'anno io e mio fratello mangeremo insieme a pranzo come una domenica qualsiasi e poi prenderemo il via verso la casa di cura dov'è ricoverato il pa'... e sarà DAVVERO un Natale speciale.


Nel frattempo auguro a voi tutti un Buon Natale:

.:fra:. mi raccomando, tieni duro, e vai avanti così, mi piaci un sacco.
Viol@: ti conosco da poco, ma mi sembra che si possa dire che abbiamo un sacco di punti in comune
Syl: a te gli auguri li faccio domani a voce (quindi non ti provare a mancare!!!)
Gatta: Auguroni anche a te, incrocio le dita e prego...
Gironzo: no, non mi conosci, ma io leggo il tuo blog... e mi pare che anche tu sia messo un po' come tutti noi... stringi i denti e vai...
Master: ti auguro un sacco di soddisfazioni... e poi anche tu fai parte del POTENTE CORO CHE DIEDE LUCE AL MATTINO DEL MONDO, quindi... hold on!!
Francesco: un augurio speciale al trombettista che un giorno o l'altro dovrò sentire dal vivo... mi racco.mi.mando... suona e l'armonia dell'universo sarà sempre più vicina alla pienezza.
pensierisfasati: auguroni.. e non ti provare a raddrizzare i pensieri: quelli si aggiustano con gli anni. Anzi, tienili sempre un po'... storti!!
Corobi: che dirti? C'E' SEMPRE UN SOLE CHE SCALDA LE MANI, QUANDO FA FREDDO DI PIU'...e tu lo sai.... auguroni!
A tutti quelli che passano di qui e non lasciano mai traccia: AUGURI!!!

giovedì, dicembre 21, 2006

Buoni Propositi... e cattivi risultati....

Ariuffa, anche oggi ho perso mezza giornata per fare una cosa inutile come l'ennesimo colloquio di lavoro e poi scoprire che l'incarico non era ben specificato nell'annuncio, e che quindi la funzione ricercata non era proprio quello che vorrei fare io. Certo, pagherebbero bene (se mi prendono) ma sarei anche stufa di fare cose che si avvicinano a quello che voglio fare ma non lo sono mai.

Quindi mi sono presa un'incazz...ura che mentre tornavo a casa la Micrilla Buble' ha dovuto reggere pure i 140 Km/h... piccina, un giorno o l'altro mi lascia a piedi....

... e poi ho visto la neve sui monti dietro Monte Morello, primi baluardi del Mugello e mura appenniniche che ci salvano dalle tormente... e mi sono ritrovata a sorridere pensando che forse avremo anche un BIANCO NATALE come si deve. Ed io che sono ancora a decidere con quale cordoncino legare i regalini che sto preparando per i coristi!!
Mi sono ricordata, improvvisamente, che volevo cercare una bella frase da scrivere nei biglietti, ma il tempo è davvero tiranno e quindi non ho molta scelta... mentre mi scervellavo e la MB consumava Km, ecco che la radio mi sveglia di un botto.... e quindi ho deciso che nel pacchetto, oltre al piccolo panettone da 100 gr e le 3 sferette con campanello (per richiamare un angelo, non si sa mai potesse servire...), ci sarà una piccola carta arrotolata con stampate le parole di "Joyful Joyful" (il nome del coro è JOYFULVOICES, quindi..) tradotte in Italiano e rimesse come se fossero una poesia... mentre sui biglietti (con il nominativo, cioè personalizzati) ci sarà scritto "Grazie e Buon Natale, Lilla".

Si, grazie.

Grazie di farmi arrabbiare quando arrivano tardi alle prove e mi tocca a fare mezzanotte e poi correre sulla provinciale; grazie a quelli che vanno via alle 23 con le prove che iniziano alle 21,30: perchè c'è altro da fare nella vita. Grazie a chi chiacchiera quando si fanno le prove a sezione ed io ci metto un casino a sentire le note giuste (specialmente quando il MALESTRO mette a noi poveri CONTRALTI quei bei accordi di IV o di IX!!!!), così raddoppio l'attenzione. Grazie a chi mi fa ridire 3 o 4 volte le stesse cose, così poi le imparo a memoria e se me le chiedono le so. Grazie a chi ride delle mie manie, anche se lì per lì mi fa male: mi ricorda che siamo tutti esseri umani. Grazie a chi fa sempre il contrario di quello che dico, così mi da da riflettere e grazie, infine, a chi, ogni tanto, mi guarda e mi rinfranca con il sorriso di quello che sa come va il mondo e l'ha accettato... e sa che per me la strada sarà lunga, bastian contrario che non sono altro....

Joyful, Joyful
Lord, we adore Thee
God of glory
Lord of love
Hearts unfold like flowers before Thee
Hail Thee as the sun above
Melt the clouds of sin, sin and sadness
Drive the dark of doubt away
Drive it away
Giver of immortal gladness
Fill us Fill us with the light of day
Light of day!

Come and join the chorus
The mighty, mighty chorus
Which the morning stars begun
The Father of love is reigning over us
Right away
What have you done for Him lately?
Ooh, ooh, ooh yeah
What have you done for Him lately?
He watches over everything
So we sing....

(Joyful Joyful, versione da Sister act II: The St. Francis Choir Featuring Lauryn Hill, Ryan Toby, Devin Kamin and Ron Johnson).

lunedì, dicembre 11, 2006

Altro giro, altra corsa!!!

Risveglio traumatico, stamani, dopo 7 ore di sonno agitato dalla mega cena ingurgitata alle 23,15 c.a. dopo gran concerto di Natale e fame arretrata dalle 17...

Sono due giorni che penso che il cambiamento, che pensavo imminente nella mia vita, non c'è stato. Oh, si, certo, sono cambiate un sacco di cose, ma fondamentalmente sono rimasta la stessa.
Faccio fondamentalmente lo stesso lavoro, vedo fondamentalmente le stesse persone, guido fondamentalmente la stessa auto, ingrasso fondamentalmente circa 1 Kg al mese... non è cambiato niente. Io ci avevo messo dentro rinunce e sacrifici, una buona dose di ottimismo, li avevo fatti frullare da un vento mattachione ubriaco di opportunità, condendo il tutto con sorrisi e occhiolini.

Non tutte le ciambelle riescono col buco. Mi sa che ho sbagliato cottura...

Ok, ci riprovo. Ho una meta da raggiungere e quindi devo correggere le modalità di realizzazione del sogno.
Ho stilato la lista delle azioni da fare, che non starò a postare qui, non perchè poi mi sembrerebbe di dover renderne conto, ma perchè tra le varie azioni ce ne sono alcune molto... dure da digerire per gli amici che potrebbero passare e dare uno sguardo qui. Come esempio dico solo che se le condizioni che mi offriranno per la collaborazione a Roma saranno sufficientemente buone, potrei anche decidere di trasferirmici e trovare un lavoro lì per ripagarmi dei giorni in cui altrimenti sarei a Firenze a girarmi i pollici. So che questo potrebbe non essere immediatamente accettato, ma nel mio domani IO l'ho messo in conto. Ed ho anche pensato a tutto quello che ho qui e che dovrei rifare laggiù..

E questa è solo una delle cose che POTREI fare!!! Pensate a quelle che VOGLIO FARE...

"Per questo é importante lasciare che certe cose se ne vadano. Si liberino. Si distacchino.
Gli uomini hanno bisogno di comprendere che nessuno sta giocando con carte truccate: a volte, si vince; a volte, si perde.
Non aspettarti che ti restituiscano qualcosa; non aspettarti che riconoscano i tuoi sforzi, che scoprano il tuo genio, che capiscano il tuo amore.
Bisogna chiudere i cicli. Non per orgoglio, per incapacitá o per superbia: semplicemente perché quella determinata cosa esula ormai dalla tua vita.
Chiudi la porta, cambia musica, pulisci la casa, rimuovi la polvere. Smetti di essere chi eri e trasformati in chi sei." Paulo Coelho

ESATTO!

giovedì, novembre 30, 2006

Compitino

Ho mandato ad un numero svariato di amici questa mail:
Provate a fare un esercizio filosofico partendo da una domanda di Kant: "vivresti in un mondo in cui tutti si comportano come te?" E poi ditemi che cosa ne viene fuori...
Anzi, no, tenetevelo per voi... ma pensateci bene.
Auguri!


Ecco, ci ho riflettuto su.
In un mondo in cui tutti si comportano come me ci sarebbe molta tranquillità. Pace sì, ma armata.
In un mondo in cui tutti si comportano come me ci sarebbe un altissimo rispetto per gli altri ma anche pene severissime per ogni sgarro, anche se piccolo.
In un mondo in cui tutti si comportano come me saremmo sempre combattuti tra i doveri ed i sogni e poi finiremmo il sabato sera a fare le torte. Saremmo tutti over 70 Kg, non ci sarebbe bisogno di parlere di risparmio energetico, non lasceremmo mai le luci accese inutilmente, avremmo solo gatti, ci morderemmo le unghie, si farebbero le 4 del mattino a parlare con amici in crisi, dispensando consigli che poi non metteremmo mai in pratica per primi noi stessi.
In un mondo in cui tutti si comportano come me ci sarebbe poca creatività, molta confusione ed incertezza e spesso anche pochissima voglia di darci dentro. Ci sarebbero solo case con giardini ed i villaggi turistici in località balneari fallirebbero, i bambini sarebbero quasi silenziosi e già grandi prima del tempo, non ci sarebbero armi ma una continua e martellante comunicazione su ciò che è buono e ciò che non lo è.

Il vuoto delle tue certezze tra le tue pareti
che ora inchiodano il silenzio tra noi due
disordine interiore ma ordine nel paese
prigioni tribunali cellulari o forse chiese,
paura della morte, paura della vita
paura che la vita sfuggendo tra le dita,
paura che diversa sarebbe anche possibile,
paura del diverso paura del possibile. (Subsonica)

In un mondo in cui tutti si comportano come me.... io che ci starei a fare???

domenica, novembre 26, 2006

*voglia di dolce*

Insomma, sono a casa a curarmi l'influenza...
Sono veramente depressa: ho mancato ben due concerti con il coro, importantissimi: il primo era una rassegna per le festività di Santa Cecilia, patrona della musica. Il secondo, peggio che mai... concertone di beneficenza con Big band. Mi mangerei le mani... ma O R A M A I siamo qui ed in qualche modo mi devo tirare su il morale.
Ci sarebbe anche un altro modo per avere un sentimento di gioia che mi pervade ma, anche in questo caso, non me lo posso dare da me. Ci vorrebbe che un deficiente non mandasse in deficit (da deficio, is, defici, defectum, ere) la Telecom e provasse a coniugare il verbo telefonare con qualche preposizione articolata ed un sostantivo femminile singolare... anzi proprio un NOME PROPRIO DI PERSONA, FEMMINILE SINGOLARE, che potrebbe anche rispondere al mio...
In mancanza di ciò, ho ritrovato una ricetta tipica della mia città, la SCHIACCIATA FIORENTINA, dolce semplicissimo che trovate in tutte le pasticceria di Firenze, ricoperto da zucchero a velo eccetto per il disegno del giglio, che avolte viene fatto con la cioccolata in polvere.
Io vi metto la ricetta che ha sempre fatto mia zia, moglie di un cuoco. Però so che ne essitono altre, che rendono la schiacciata più alta e soffice. A me piace tanto anche questa, semplice così: quelle più alte di solito vengono farcite con crema o cioccolata... fate vobis...

SCHIACCIATA ALLA FIORENTINA

Ingredienti:
§ 2 uova
§ 10 cucchiai di zucchero
§ 2 cucchiai di olio di semi
§ 8 cucchiai di latte
§ sale
§ scorza di arancia grattugiata + succo
§ 12 cucchiai di farina
§ lievito

Impastare nell'ordine; mettere OBBLIGATORIAMENTE IN TEGLIA RETTANGOLARE unta con poco olio di semi; poi in forno caldissimo (180°) ed abbassare subito (a 150°). Cuocere per 1/2 h. Togliere da forno, fare raffreddare e spolverizzare con lo zucchero a velo.
Per Carnevale vi do' la ricetta dei cenci...

martedì, novembre 21, 2006

L'animale

Vivere non è difficile potendo poi rinascere
cambierei molte cose un po' di leggerezza e di stupidità.
Fingere tu riesci a fingere quando ti trovi accanto a me
mi dai sempre ragione e avrei voglia di dirti
ch' è meglio se sto solo...
Ma l' animale che mi porto dentro
non mi fa vivere felice mai
si prende tutto anche il caffè
mi rende schiavo delle mie passioni
e non si arrende mai e non sa attendere
e l' animale che mi porto dentro vuole te.
Dentro me segni di fuoco è l'acqua che li spegne
se vuoi farli bruciare tu lasciali nell' aria
oppure sulla terra. (Battiato)

Questa canzone me la sono sempre sentita come cucita addosso. Cioè, io l'animale dentro me lo sento e non mi riesce di liberarmene. Nonostante tutti i miei buoni propositi, quando lui decide di voler essere liberato, lui si libera. E la schiava sono io. E sopisce le mie passioni o rivolta i sentieri che ho tracciato. E quindi si cambia: abito, scena, trucco, compagnia e teatro.

L'animale dentro me vuole te... e vuole me libera da te... bella sfida!

PS: momentaccio sentimentale e raucedine fissa.

lunedì, novembre 06, 2006

Kaos

Eppure ci sono dei momenti in cui tutto mi è chiaro; poi, improvvisamente, tutto riprende quella trasparente opacità che mi fa pensare che forse non è poi così vero quello che ho visto.
Ma più frequente è la sensazione che in questo caos ci sia un ordine che mi dirige verso un punto preciso. Al momento non so qual è, e quindi mi sento confusa, ma sono sicura che riorganizzando il caos troverò la strada.
Sono un po' divisa tra i doveri e di sogni. E penso che vinceranno questi ultimi. Certo, è tutto da vedere, a volte programmo un comportamento e poi, a causa di fattori che non avevo calcolato, ne tengo un altro. Ma stavolta penso di avere almeno su due o tre punti le idee chiare.
E soprattutto so che ho vissuto abbastanza la vita che volevano gli altri. Adesso vivo quella che voglio io, a costo di vivere d'aria e di sogni...

martedì, ottobre 31, 2006

Bollettino della neve

Sto aspettando invano l'inverno. Che poi, manco a dirlo, arriverà tutto in una volta e mi ritroverò una domenica pomeriggio a fare il fatidico cambio dell'armadio.
Sto aspettando l'inverno, non ne posso più di questo tempo incerto stazionario, di questa falsa primavera che ci illude, di questo "giro con la maglietta ma mi porto dietro il pullover?".
Voglio un tempo definito. Smettiamo di vivere in questo imperfetto metereologico che mi fa uscire fuori di testa.

Soprattutto perchè, se almeno questa cosa fosse ASSODATA, almeno avrei un punto fermo, invece di sentirmi come appesa ad uno di quesi sostegni che si trovano sugli autobus, che alla prima frenata brusca ci ritroviamo a franare addosso al vicino di turno, sperando che sia abbastanza comprensivo per lo stato di non equilibrio in cui ci troviamo.

Diciamo che al momento sono stanca di trovare punti fermi per me e per i miei. Così stanca che, dopo 3 giorni di mal di testa, il dottore mi ha prescritto un antidepressivo. Io, quella che vede i raggi di sole al di là delle nubi, sorretta da un antidepressivo!!! Be', se la dose di serotonina autoprodotta non è sufficiente a tranquillizzarmi dovrò accettarne dall'esterno...

Nel frattempo ho finito di leggere un libriccino veramente carino, utile in casi come questo, anche se avrei voluto avere almeno il tempo di metterlo in pratica (e mi sa che dalla prossima settimana lo faccio). Non è per fare pubblicità all'autore, esimio professore di "Fondamenti delle discipline psicologiche orientali" a Genova, tal GIULIO CESARE GIACOBBE (uno con un nome così doveva avere dei grossi complessi da piccino!!!), ma secondo me fa comodo leggerlo e tenerne di conto. Il titolo è semplice ed efficace: "COME SMETTERE DI FARSI LE SEGHE MENTALI E GODERSI LA VITA". E vi assicuro che per almeno i tre quarti del libro siete piegati in due dalle risate...

L'unica cosa che non mi spiego è quello che mi succede ora: ho retto durante tutto il tempo in cui le cose non andavano bene, ho tenuto duro, ho elargito sorrisi e dispensato coraggio e forza mentre il resto della famiglia sembrava sull'orlo del baratro, ed ora che le cose SEMBRANO migliorare (una polmonite è una cosa seria dopo 3 operazioni, ma di fronte al coma mi pare nulla), ecco, io sono crollata, come se avessi finito la benzina, fuso il motore, rotta la cinghia di distribuzione. Ora che IO SERVIREI INTEGRA ED EFFICENTE A ME STESSA (leggi lavoro oltre alla tesi del Master da discutere il 3 Novembre) io sono a pezzi....

Voglio una vacanza... oppure la neve, e la sua sensazione di riposo e calma, di lentezza e silenzio. E di speranza della primavera... quella vera.

lunedì, ottobre 02, 2006

Cuore di Pietra

Penso che sia quello che la gente pensa di me. Fondamentalmente non me ne importa, possono pensare quello che vogliono. Il fatto è che io ho un vero cuore di pietra a protezione di quello di cristallo, e lo maschero come se fosse di diamante purissimo.

Mio padre venerdì ha subito un’operazione al cervelletto, gli hanno tolto un tumore grosso come una piccola arancia. Benigno, pare. Operazione più lunga del previsto (se l’erano aspettato più piccolo) ma conclusa bene.
E allora perché mio padre ha avuto una crisi respiratoria ed adesso giace in coma al centro di rianimazione? Non lo sanno neppure i medici.

Mia madre è sfiduciata, mio fratello non ha avuto il coraggio di vedere mio padre con tutti i vari tubicini che gli entrano ed escono dai più svariati orifizi, anche quelli creati apposta per trovare una via d’accesso all’interno del suo corpo. I medici non ci fanno promesse, dicono solo di aspettare. Nelle ultime ore ci sono stati dei miglioramenti ma non per questo dobbiamo essere ottimisti, anzi: la cosa migliore è aspettare giorno per giorno, comunicato dopo comunicato.
Io non mollo. Continuo a sorridere. Tengo duro. Ieri sera sono stata a cantare con il coro, ho fatto ben 5 pezzi da solista, tutti dedicati al mio papà. Io non voglio aspettarmi niente ma non voglio credere al peggio. Ogni piccolo miglioramento è un piccolo miracolo che accetto con gioia. Che altro posso fare? Non mi farò abbattere dal pessimismo opportunista (meglio pensare male, così ci si fa l’abitudine) né mi faccio ingannare dal facile e naturale ottimismo nutrito dalla speranza. Io vado avanti, mulo testardo contro il vento e la neve che mi impediscono di vedere la fine della strada.

Sabato mattina, verso le 7, mi sono sorpresa ad ascoltare una voce che diceva un’Ave Maria. Non so chi era, ma l’ho seguita. E poi, il calore che mi abbracciava non lo so spiegare. Ho detto, scherzando, al mio Angelo Custode che non importava che scaldasse me, ero in grado di farlo da sola, e che era meglio che vegliasse su papà.
Io, Regina della Neve, ritorno al mio regno silenzioso e rallentato, dove non si spreca neppure una goccia di lacrima.

martedì, settembre 19, 2006

viaggio di ritorno

La sensazione è quella dell’abbandono da felicità. Ma so che non ne devo approfittare, della felicità che lenta si insinua nella mia mente e nel mio cuore. Devo tenere duro e non mollare. E’ importante, perché la mia vita naviga su quest’onda lunga ed ancora non ho intravisto la riva su cui spero di approdare.

Davvero, la vita è un viaggio. Ed io sto viaggiando in nave. Fossi su un’auto, la saprei guidare; fossi a piedi, conoscerei le mie forze. Ma sono in nave, su una distesa azzurra che mi incanta e mi fa paura, e non conosco nemmeno i termini che i miei compagni di viaggio usano così frequentemente per indicare le funi, l’est o le vele stesse. Quindi al momento ascolto e faccio il lavoro che mi viene richiesto, perché non voglio essere un peso all’equipaggio, e sgobbo, e la notte sogno. Sogno di quella riva, di quella baia, di quel porto a cui arriverò… nonostante le tempeste, nonostante la bonaccia. E durante il viaggio imparerò i termini usati dai miei compagni, imparerò i loro nomi ed i loro volti, riconoscerò le loro voci e le loro sofferenze. E sognerò, molto.

Sono tornata a lavoro, le idee non sono chiarissime ma si schiariranno. Ho tanti progetti per me e per chi mi sta vicino. Ho fatto passi in avanti e mi sono voltata indietro per aspettare chi mi seguiva, per fare un tratto insieme. Il mio cervello ha trovato la tonalità che il mio cuore riesce a cantare.
E di tutti i miei sogni ho riempito un otre, che porto con me sulla nave, per le notti di malinconia e sfiducia. E di tutti i progetti ho steso le direttive, perché prima o poi arriverò all’approdo e dovrò subito iniziare a cercare il posto dove costruire la mia casa. Ed intanto, nei miei sogni, tutto prende forma ed acquista la consistenza della realtà, una realtà lontana ed insicura… e forse, solo un altro viaggio.

......"Ci sono cose che per capirle serve tempo ed esperienza;
e cose che quando uno ha esperienza non capisce piu'.
Cose che per fortuna si dimenticano e cose che per fortuna si ricordano;
e cose che si credono dimenticate e da vecchi all'improvviso ritornano alla mente".....
(Sos Sinnos) Michelangelo "Mialinu" Pira

venerdì, agosto 11, 2006

Riflessioni dal comodino

Mi sto riprendendo lentamente da un attacco di mal di testa durato tre giorni. La pressione sta tornando a valori normali e la luce non mi da' più tanto noia.
Come sempre, anche se con la testa che continua sentire quello strano ronzio, non posso fare a meno di leggere il libriccino che tengo sul comodino accanto al letto: MANUALE DEL GUERRIERO DELLA LUCE di Paulo Coelho. Le annotazioni riportate infondono sempre quella serenità che a volte manca, riportano quella luce che spesso avevo spento, fanno risuonare quelle melodie che mi confortano.
Cercando tra gli appunti quelli che fanno vibrare le mie corde, riscrivo qui, come punto di ripartenza, alcuni brani.

Un guerriero della luce fa sempre qualcosa fuori dal comune.
Può ballare per la strada mentre si reca al lavoro, guardare negli occhi uno sconosciuto e parlare d'amore al primo incontro, difendere un'idea che può sembrare ridicola. I guerrieri della luce si permettono simili cose.
Egli non ha paura di piangere per antiche pene o di gioire per nuove scoperte. Quando sente che è giunto il momento, lascia tutto e parte per l'avventura tanto sognata. Quando capisce di essere al limite della resistenza, abbandona il combattimento, senza colpevolizzarsi per aver fatto un paio di follie inaspettate.
Un guerrieri della luce non passa i giorni tentando di rappresentare il ruolo che gli altri hanno scelto per lui.

Allora io ripeto: i guerrieri della luce si riconoscono dallo sguardo. Si trovano nel mondo, fanno parte del mondo, ed al mondo sono stati inviati senza bisaccia e senza sandali. Molte volte sono dei codardi. Non sempre agiscono nella maniera giusta.
I guerrieri della luce soffrono per stupidaggini, si preoccupano di cose meschine, si reputano incapaci di crescere.Talvolta si credono indegni di qualsiasi benedizione o miracolo.
I guerrieri della luce sovente si domandano che cosa stiano facendo qui. Molte volte pensano che la loro vita non abbia nessun significato.
Perciò sono guerrieri della luce. Perchè sbagliano. Perchè continuano a ricercare un significato. E finiranno per trovarlo.

lunedì, luglio 31, 2006

Tuoni e fulmini!!!

Che giornate, queste.... aria di bufera e tempeste in arrivo...

Ed in effetti è proprio così: in ufficio non l'hanno presa benissimo, io combatto con qualche senso di colpa residuo rifugiandomi nelle certezze della mia decisione (e nel fatto che mi stavano facendo lavorare senza avere nessuna intenzione di pagare la mia prestazione...).

E poi in questi giorni sono arrivati anche i temporali, tanto attesi e di cui tanto si ha paura.. per le coltivazioni, per il PIL, per il prezzo che poi avranno i prodotti sul mercato... per i danni alle cose ed alle persone, al paesaggio.... chissà perchè lo scatenarsi della natura causa sempre così tanto terrore...

Io, invece, adoro gli acquazzoni estivi, più che altro per i colori e per i suoni... il silenzio improvviso di qualunque animale nei 3-5 minuti precedenti, i rombi dei tuoni che si avvicinano, lo scroscio dell'acqua che cambia suono col cambiare del vento, il colpo agghiacciante dello schianto del lampo... e poi vedere il cielo che si fa via via più scuro, ogni volta di colore diverso, grigio-piombo ma anche verdastro.. e le luci dei lampi che illuminano zone che improvvisamente sembrano essere inquadrate da una macchina da presa naturale... e l'acqua che cade, no che dico, vola, ondeggia, oscilla, si alza e si abbassa come comanda il vento...
E' come un climax di sensazioni che si accumulano e poi esplodono con la tempesta... e poi la quiete successiva, con la ricomparsa del sole che filtra attraverso le nubi come in quei quadri che rappresentano Dio.. ed io che vado alla ricerca di arcobaleni da guardare...


E così tu leggi il mio blog... che bello, quando me lo hai detto mi sono sentita mancare la terra sotto i piedi, avrei voluto abbracciarti e mettermi a saltare dalla gioia. Ma, come mio solito, ho contenuto l'emozione, anche perchè l'ultima volta che ci siamo viste tu hai detto che non eri pronta a tornare amiche come un tempo ed io ti ho promesso che non ti avrei forzato. Sappi che in tutto questo tempo ho riletto le tue lettere, le tue poesie e mi sono chiesta che cosa stessi facendo... Anche se non siamo neppure lontanamente simili, tu così eterea ed io così attaccata alla terra, continuo a pensare che qualcosa ci sia che ci unisce... a volte ci fa arrabbiare ed altre ridere, dipende troppo dal nostro umore del momento. Ma non dimenticherò mai la mia signorina con gli occhiali che cerca di leggere mentre il vento la spinge altrove e neppure tutto l'orgoglio che ho provato quel giorno.

Vivi, tesorino...

venerdì, luglio 21, 2006

Ali effimere (immagini dal mondo onirico)

Che siano allucinazioni dal gran caldo o forse solo messaggi che il subconscio manda per farmi capire qualcosa?
Impelagata sempre di più in momenti che non riesco a vivere a fondo mi ritrovo con immagini e sensazioni che mi perseguitano incessanti.
Immagino di essere appesa con le mani ad una trave, e sento tutto il mio corpo tirato verso il basso dalla forza di gravità: ma io resisto e non mollo finché tutte le vertebre non hanno ritrovato il giusto allineamento.
Oppure immagino di starmene in cima ad un monte a guardare intorno a me, perdendo gli occhi davanti alle infinite bellezze e diversità di paesaggio che scorgo sulla terra, immutolita dalla sensazione di infinitamente piccolo e di incommensurabilmente grande che mi avvolge.

Ora, facciamoci psicologa. O, come meglio mi si confà, CANTAINCANTESIMI, come chiamano la strega che è in me…
Perché ho voglia di lasciarmi appesa a dondolare finchè le braccia non staccano la presa? Perché ho voglia di stare a guardare dall’alto il mondo e godere delle immagini e delle sensazioni?
Perché ho bisogno di MINOR COINVOLGIMENTO. Al momento mi sento troppo presa da tutto, il lavoro da cambiare ed i colleghi da salutare, il master e lo stage, le idee stupefacenti alle quali il Dreams Maker mi ha messo a parte, le occasioni che si creano grazie al momento particolarmente luminoso che sto attraversando. Come se il territorio in cui vivo fosse così pieno di novità e dettagli che ho bisogno di una vista dall’alto, una veduta aerea (ed aurea) d’insieme, per capire meglio dove tracciare i percorsi migliori e le strade di raccordo tra le varie unità che disegnano il paesaggio della mia vita.


L’altra immagine è quella del riposo e del rifugio, inteso come un posto dove riposare le ali dopo la tempesta, con qualcuno che mi sorride e mi ripara da sguardi curiosi ed indiscreti… ma, se per la necessità di minor coinvolgimento ho una ricetta infallibile (stacco pc, telefono, tv, cellulare e modem per 2 giorni), per quest'ultima esigenza non ho, al momento, medicina alcuna. Solo il tempo e la mia forza, quella che mi spinge attraverso le tempeste alla ricerca di un luogo fresco e silenzioso dove sentire nient'altro che UNA voce e lasciarsi cullare da quella...


Ti libero la fronte dai ghiaccioli

che raccogliesti traversando l'alte
nebulose; hai le penne lacerate
dai cicloni, ti desti a soprassalti.

Mezzodì: allunga nel riquadro il nespolo
l'ombra nera, s'ostina in cielo un sole
freddoloso; e l'altre ombre che scantonano
nel vicolo non sanno che sei qui.

(E. Montale, Le Occasioni, Dodicesimo mottetto)

(artwork:Stephanie)


martedì, luglio 11, 2006

Utopia e Verità

Utopia aveva una sorella maggiore
Che si chiamava Verità senza errore
Lanciava spesso un aquilone nel vento
Su cui era scritto libertà con l'accento
Le due sorelle trascorrevano il tempo
Senza fermarsi mai neppure un momento
Avvinte sempre a quell'aquilone
Senza sapere, sapere ragione
Ma troppo deboli le braccia delle fate
E troppo fini quelle dita delicate
Strappò la fune il forte vento quel giorno
E l'aquilone più non fece ritorno
Quell'incidente cancellò la magia
Le due sorelle separaron la via
Utopia andò per il mondo a cercare
E Verità già pensava a sposare
La Verità si sposava con il tempo
Anche Utopia fu invitata all'evento
Non ti sposare resta libera che devi
far da te, le parole son semi
E le parole son semi hai ragione
Ma per fiorire non è già la stagione
Il tuo non è un matrimonio d'affetto
Ti peserà questa casa e quel letto
Mentre Utopia andava via allegramente
Perché vedeva il futuro presente
Verità le sussurrava a capo chino
Stai confondendo desiderio e destino
E l'animo corse come fa un torrente
Cambiando segno tra passato e presente
Ed Utopia ogni notte un uomo amava
E all'alba lo abbandonava
Per Verità quanto si dice
Il matrimonio non fu mai felice
Il Tempo non è un marito ideale
Avaro vecchio anche brutale
Ma in fondo in fondo qualcosa ne ha avuto
Con mille amanti lo ha reso cornuto
Ed alla fine dell'infedeltà
Ha avuto l'eredità
Mentre Utopia che non ha un padrone
Ne ha centomila senza una ragione
Resta da sempre a vagare nel prato
Ma l'aquilone non lo ha più trovato...

Ora... che dire... mi sono sempre vista in questa canzone come Verità: legata indissolubilmente ad un destino che avevo scelto più per tranquillità del futuro che per passione...
Adesso, invece, mi sento Utopia... e scherzi che non lo trovi il mio aquilone?


Al momento Utopia è la parola che descrive al meglio la mia sensazione. Ho ricevuto una proposta che potrebbe concretizzarsi in una bellissima cosa. Io ci credo davvero, farò del mio meglio per far si che si avveri, magari usufruendo del tempo che dovrei dedicare al riposo.
Intanto, come Verità, mi sono venduta al miglior offerente, tanto per non restare al palo... ma il contratto non l'ho accettato!!! Al massimo potrò sempre rivendicare la mia EREDITA'!!!

giovedì, giugno 29, 2006

1 a zero per me

Oggi ho rifiutato di firmare il contratto che la ditta mi aveva proposto.

Chi l'ha potuto leggere mi aveva avvertito che era pieno di piccoli e nascosti punti di incertezza, cosicchè non era chiaro affatto quello che sarebbe successo nei vari casi. Inoltre lo stipendio da miseria e l'obbligo di lavoro SOLO presso la ditta, con giorni in cui sarei stata a girarmi i pollici, mi ha fatto veramente resistere dal prendere in mano la penna e siglare quei 4 fogli di carta.
Così, al mio rifiuto, hanno deciso di farmi un'altra proposta di cui mi diranno mercoledì.
Non è il massimo della vita, ma mi permette di utilizzare l'eventuale tempo libero cercando un altro lavoro o studiando o lavorando in altre realtà.

Mi dispiace un po' avere fatto l'irremovibile, non è da me, io tendo ad essere comprensiva, ma mi sono sentita trattata da... deficiente, ecco, una che non capisce niente, una che si può facilmente prendere in giro.
Sì, è vero, sono credulona, voglio credere che le persone siano fondamentalmente buone, non mi passa mai per l'anticamera del cervello che stiano approfittando della mia buona fede, ma le clausole erano così evidenti che non potevo non vederle... specialmente dopo che i miei titolari, in due anni, mi hanno insegnato a leggere certi dati ed interpretare certe frasi...
E quindi al momento lavoro senza un vero e proprio contatto, e mercoledì ci sarà un altro scontro. Si, perchè ho capito l'aria che tira: vento dalle fosse, tempesta e bufera.

Ma sono diventata brava a giocare con il vento. Non lo posso contrastare, ma so come farmi trasportare dove mi necessita... certo, costa fatica anche questo, ma chi ha mai detto che non voglio faticare?

IMPARARE, SEMPRE, L'UNICA COSA IMPORTANTE.

lunedì, giugno 26, 2006

La felicità di J. L Borges

AS, 4 ore fa, c.a.

A volte mi ritrovo a perdermi e a domandare e a domandare ancora più forte; cerco e scopro, scopro e cerco e capire non è poi così importante

Sentire è importante, importante e bello come quando si ci trova trasportati da una sinfonia che allenta la mente fino a fargli scoprire i più profondi godimenti

Questa è per te

Chi abbraccia una donna è Adamo. La donna è Eva.

Tutto accade per la prima volta.
Ho visto una cosa bianca in cielo.
Mi dicono che è la luna, ma
Che posso fare con una parola e con una mitologia?

Gli alberi mi fanno un poco paura. Sono così belli.

I tranquilli animali si avvicinano perché io gli dica il loro nome.
I libri della biblioteca sono senza lettere. Se li apro appaiono.
Sfogliando l'Atlante progetto la forma di Sumatra.

Chi accende un fiammifero al buio sta inventando il fuoco.
Nello specchio c'è un altro che spia.
Chi guarda il mare vede l'Inghilterra.
Chi pronuncia un verso di Liliencron partecipa alla battaglia.

Ho sognato Cartagine e le legioni che desolarono Cartagine.
Ho sognato la spada e la bilancia.
Sia lodato l'amore che non ha né possessore né posseduta, ma entrambi si donano.
Sia lodato l'incubo che ci rivela che possiamo creare l'Inferno.

Chi si bagna in un fiume si bagna nel Gange.
Chi guarda una clessidra vede la dissoluzione di un impero.
Chi maneggia un pugnale prevede la morte di Cesare.
Chi dorme è tutti gli uomini.

Ho visto nel deserto la giovane Sfinge appena scolpita.
Non c'è nulla di antico sotto il sole.
Tutto accade per la prima volta, ma in un modo eterno.
Chi legge le mie parole sta inventandole.


L'ho letta, l'ho riletta, l'ho sentita, ho sentito vibrare corde diverse e non capisco tuttora quali.

Mi piace l'idea del tutto che accade per la prima volta... ogni volta che rido è la prima volta, ogni volta che mi arrabbio è la prima volta, ogni volta che canto è la prima volta.

Un po' come se ci fosse sempre la possibilità di sbagliare, di rinascere, di crescere, di comprendere.
Una speranza, forse folle, ma viva. Una certezza, forse infondata, ma utile.

Un nodo mi ha impedito di finire di leggere a voce alta le ultime righe.
"Sia lodato l'amore che non ha né possessore né posseduta, ma entrambi si donano."
La mia infinita ricerca dell'assoluto e perfetto e mutuo scambio...

E mi tornano a mente le Carte e le parole della Maga: volgi lo sguardo a quel tu sai che è amore e troverai quel sole che ogni giorno cerchi.

L'infinitesimo è la parte del tutto, e tutto si ritrova nell'infinito... non esiste un vero oggi, un vero domani, tutto continua a scorrere verso un destino sconosciuto, mutevole e misterioso. Ma ogni volta è la prima volta. Ogni mia precedente esperienza si ripropone all'occasione simile, ma questa è solo simile alla precedente, ogni momento è diverso, ogni raggio di sole ha particelle che un attimo prima non c'erano...

Anche le tue parole, quelle che precedono la poesia, parlano di questo. Parlano di come si può vivere senza dover per forza sentirsi in dovere di capire. Anima testarda, la mia, che cerca una ragione a tutti i costi, un motivo per cui le cose accadono, una causa da cui deriva l'effetto.

L'effetto che sollevano le tue parole, come vento che sussurra sorrisi, non te lo posso spiegare. E tu non vorresti conoscere spiegazioni. Vorresti conoscere le mie sensazioni...

Al momento il cuore si sente un bambino che gioca alla "settimana" in un cortile assolato: dimentico di voci e di promesse fatte, lancia il suo sasso e lo raggiunge a piedi uniti, lontani, sinistro, destro...


Grazie della poesia, un giorno ti farò leggere quella che mi descrive. Un giorno.

Adesso mi godo questa semplice e leggera folata di vento e bevo a piccoli sorsi, parola dopo parola, questa...


domenica, giugno 18, 2006

Creatore di sogni

L'esame è andato bene, nonostante la febbre e le paure...
Riporto la mail che ho inviato ad un amico, faccio prima..

Bunde'!
Si, come saluto è un po' nordico (mi pare alto-atesino), ma, dato che in questo momento vorrei essere a Passo Porta Vescovo, con il vento che mi porta via i pensieri, mi pare che come illusione faccia il suo.
Così Lei sta aspettando che la mia vena poetica spilli qualche frase in rima baciata, qualche settenario o endecasillabo sciolto che formino frasi di senso compiuto, magari con più di un solo significato... Eh, (sospiro) sarà arduo oggi trovare la posizione dell'anima necessaria a mettere a soqquadro la ragione e far si che la mente segua quel refolo di vento.

Durante la settimana appena trascorsa abbiamo avuto il corso (no, il massacro!) per valutatore ISO 14001. Non esisteva poesia, solo attenzione e perpiscacia abbattute dal caldo umido e dalla difficoltà della materia. Nel mio caso anche dal raffreddore e dai 5 gradi medi oltre la temperatura normale di un essere umano (qualcosa come 37,3-37,5, brutto raffreddore). Da parte dei docenti sono state avanzate molte lamentele, sia alla segreteria del Master sia all'ente che aveva progettato il corso, ed io non sono stata zitta (lo so, questa possibilità è piovuta dall'alto senza che io pagassi niente in cambio, ma non per questo non deve essere fatta al meglio!) e nel questionario di Customer Satisfaction ho lasciato un sacco di note (in effetti, l'ho conseganto per ultima!).

La cosa che mi rende perplessa è che non so come prendere il livellamento che è stato fatto: il voto minimo per l'idoneità è 58, il voto minimo per la lettera di presentazione è 79. Bene, è stato deciso che tutti sarebbero stati idonei, alzando i voti minimi MA abbassando i massimi. Oltretutto c'è il pregiudizio per cui chi non ha la laurea in Ingegneria non passa MAI con voti superiori al 78 al primo corso, ma si richiede SEMPRE l'esecuzione di un secondo livello di esami... Io ho a che fare tutti i giorni con gente che legge il mio CV e dice: BELLISSIMO, COMPLIMENTI, PECCATO CHE LEI NON SIA INGEGNERE ANCHE SE HA UNA CULTURA EQUIVALENTE... quindi ci sono abituata, ma i ragazzi del corso no.. io, ormai, ci ho fatto il callo, dopo 10 anni di discorsi del genere... loro, piccini, ancora non ne hanno ricevute abbastanza di porte sbattute in faccia...
Non intendo lamentarmi per il gusto di lamentarmi, faccio solo delle considerazioni di resoconto dai discorsi di tutti. Io, in fondo, ho preso 76, pari merito con altri 2 ragazzi, il voto massimo di questa sessione, quindi, seguendo la regola vigente del FATTI I FATTI TUOI, dovrei starmene zitta.. ma è difficile stare zitta quando senti che le lamentele degli altri sono giustificate, no? O almeno lo è per me.


Ci sono anche altre cose di cui vorrei parlarLe ma la mente sta vagando in giardini senza sentieri, al momento. Sarà effetto delle medicine oppure solo del profumo del dolce che cuoce nel forno, dei cinguettii degli uccellini sugli alberi intorno alla corte, del silenzio quasi innaturale del momento (sono le 12,10, di solito nella corte sulla quale guarda la mia finestra ci sono bambini che giocano e mamme che li richiamano a casa per il pranzo)... non riesco a mettere di seguito altre parole. Così Le invio una favola che mi è stata mandata da un amico from USA e la informo che sto leggendo "Il mondo sommerso" di Ballard. Tanto per non dimenticare uno dei possibili futuri della Terra. E non per pessimismo cosmico (di quello ne trovo fin sotto i sassi del mio personale giardino interiore)... per una sorta di ottimismo precauzionale... un po' VIDE NE FECERIS inteso come CERCA DI NON COMBINARE ALTRI GUAI...

One evening an old Cherokee told his grandson about a battle that goes on inside people. He said, "My son, the battle is between 2 "wolves" inside us all. One is Evil. It is anger, envy, jealousy, sorrow, regret, greed, arrogance, self-pity, guilt, resentment, inferiority, lies, false pride, superiority, and ego. The other is Good. It is joy, peace, love, hope, serenity, humility, kindness, benevolence, empathy, generosity, truth, compassion and faith."
The grandson thought about it for a minute and then asked his grandfather: "Which wolf wins?"The old Cherokee simply replied, "The one you feed."


Buona settimana, Creatore di sogni

Creatore di sogni, già. Perchè AS è una delle poche persone che stimola la mia mente a trovare soluzioni diverse dall'usuale ed inventare progetti fantastici e pieni di libertà... lui genera il caos in me, ma un caos dal quale, stranamente, riordinando secondo i miei criteri, emergono idee di cui mi stupisco e mi compiaccio.

Ad avercene di gente come lui d'intorno!

giovedì, giugno 15, 2006

aria da allergia

E che ci volete fare? Ho beccato il raffreddore..
Certo... ma quando se non nella settimana più intricata della mia vita, quella in cui non posso permettermi di perdere più di 2 ore di lezione, quella alla cui fine avrò un esame, quella che precede un vero tour de force verificativo, quella in cui....

Vai lascio perdere, mollo qui. Sono tornata a casa da 1 ora e qualcosa, mi sono alzata alle 6 e domani ripeto, ieri sera avevo la febbre. Ma non per questo non ho studiato finora la norma, e domani in treno me la ripeto. Non per questo domani non metterò il massimo dell'impegno e della pazienza, dosando al meglio cuore e cervello.

MA NON PROVATE A VENIRMI A DIRE CHE NON ME LO AVEVA ORDINATO IL DOTTORE E CHE QUINDI SONO FATTI MIEI, LO SO MEGLIO DI VOI!

Solo che oggi sono stanca e demoralizzata e volevo che ne restasse traccia.

Così domani sera, a BOCCE FERME, sarò in grado di ricordare come stavo stasera...

martedì, giugno 06, 2006

PenSieri disTratti

In effetti oggi il mio cuore vola alto. La ragione richiama all'ordine ma il soldato semplice oggi ha preso il giorno libero e non sente ordini. Domani è un altro giorno, domani le piume diverrano pesanti. Oggi volo.

Con questi pensieri mi sono ritrovata a fischiettare un motivo di tanti anni fa... una canzoncina a cui non avevo dato tanto peso, ma che mi ritrovo addosso, cucita come un vestitino su misura. Era cantata da Sergio Endrigo ed era all'interno dell'album che conteneva la famosissima CI VUOLE UN FIORE: la mia primissima coscienza ambientale...
La canzone si intitolava IL BAMBINO DI GESSO. Ricordo che mi divertiva, non facevo pensieri associati di futuro o volontà ai quei tempi, avevo una decina di anni, ero nel pieno delle mie facoltà di prossimo avvocato, con la gente del paese che diceva: LEI? MANDEREBBE AVANTI UN TRENO DA SE'...
A pensarci adesso, in una sera di un giugno che pare aver messo indietro il calendario, vorrei poter girare in senso antiorario le lancette e ritornare ad essere quella bambina che metteva il muso e pestava i piedi... E PENSAVA CHE MAI E POI MAI SAREBBE DIVETATA UN UOMO DI GESSO.
No, davvero, non sono di gesso, non sono un fantoccio nelle mani di nessuno, ma devo ammettere di aver passato un periodo della mia vita in cui avevo messo a riposo il cervello. Ero diventata così tollerante che non reagivo nemmeno alle violenze ed agli abusi. E quando mi sono scossa un attimo ho pensato di aver avuto chiaro per un istante il modo migliore per poter continuare a vivere: mettere in silenzio il cuore. E se penso che l'ho sempre fatto per amore, per i miei, per chi mi stava vicino... silenzio e rassegnazione... Adesso quella sensazione si ripete più spesso, quel lampo di luce si fa strada nella mia vita sempre più frequentemente e non necessito di approvazioni e conferme. La mia conferma sono io.

Riporto le parole della canzone, per non scordarle...

Sta fermo! Sta zitto! Non metter i gomiti sulla tavola! Non essere distratto! Guarda dove metti piedi! Sta attento a non rovesciare l'acqua! E non lasciar cadere la penna! E non perdere i pastelli! Non giocare in cortile! Non correre sulle scale! Non fischiare! Non sbattere le porte! Non strusciare le scarpe! Non prendere a calci i sassi! Sta buono, perché la mamma ha il mal di testa, perché la maestra ha il mal di testa, perché la zia ha il mal di testa, perché la portiera ha il mal di testa. (questa era la parte parlata, anzi, quasi gridata alla fine, con tutte quelle persone con il perenne mal di testa... che forse lo avevano proprio perchè la chinavano troppo....)
Non correva, non saltava Pantaloni non strappava Non diceva parolacce Non faceva le boccacce Non sporcava i pavimenti Si lavava sempre i denti Non strillava, non rideva I bottoni non perdeva Senza macchie sui guantini Senza buchi nei calzini Era proprio un bambino di gesso Respirava se aveva il permesso Stava dove l'avevano messo Come un bravo bambino di gesso Che non risponde e non dice mai di "no"
Ora grande è diventato Ma non è molto cambiato: Compitissimo, prudente Ossequioso, diligente Dice "grazie" al superiore Dice sempre "Sì, signore" Se gli danno sulla testa Dice grazie e non protesta Passa il giorno a fare inchini Non ha buchi nei calzini Ora è proprio un brav'uomo di gesso Che respira se ottiene il permesso E rimane dov'è stato messo Come un bravo brav'uomo di gesso Che non discute e non dice mai di "no"

E ne avrei altre di cose da dire, sui miei sogni di oggi e sui miei sogni di ieri, su come il fiume ti cambia mentre ti trasporta e su come tutto concorre a tacere di te, come si fa di un'onta...
I've paid the prize fom my paradise, this is a pain I'm used to...
My joy The air that I breathe My joy In God I believe My joy You move me
My joy The blood in my veins My joy Flows in your name My joy You move me I'm not a mountain, no You move me
My joy Heavenly bliss My joy The pleasures I've missed My joy You move me I'm not a mountain, no You move me

sabato, giugno 03, 2006

Need an angel? Call me!

E così ci sono ricascata... Un amico mi ha invitato a fare un test e, dato che sono in un momento bruttino (post operazione di ricostruzione della... mandibola? non ricordo, comunque arcata superiore...) ecco, mi sono lasciata tentare...
Mi piace quello che è venuto fuori, cioè, non mi sembra tanto aderente alla realtà, ma mi viene da domandarmi se questo è quello che vorrei essere o quello che gli altri vedono di me...


You scored as You are an Angel of Beauty. You are an Angle of Beauty. You seek all those things which are visually appealing as well as those that are beautiful on the inside!

You are an Angel of Beauty

81%

Angel of Light

69%

You are an innocent Angel

63%

You are half Fallen/ half Light Angel!

56%

You are an Angel of Pain

44%

What kind of Angel are you??(PICS)
created with QuizFarm.com



E poi amici che mi scrivono messaggi in cui mi associano ad un angelo, che mi dicono che è impossibile pensare che io possa essere triste a arabbiata perchè essendo un angelo non posso conoscere tali sentimenti.... NON CI AVETE CAPITO UN GRANCHE'...
Non è forse che, proprio perchè conosco tali sentimenti, che li posso capire?
E non è forse che, come angelo caduto, so quanto fa male perdere le ali?

Ecco, torno sulla terra, poggio i piedi al suolo e lascio il vento correre oltre me.
Sarà il tempo atmosferico, che dovrebbe essere estate ed ho rimesso su la maglina di lana... saranno gli antidolorifici che mi rimbambiscono la testa e non riesco a pensare lucidamente... sarà il fatto che non mangio regolarmente (provateci voi con 10 punti !!!) e quindi le proteine scarseggiano e dico baggianate...


Ecco, torno sulla terra.... e spedisco curricula via etere...


(PS: il titolo doveva essere qualcosa tipo OSCILLAZIONE DISARMONICA IRREGOLARMENTE RICORRENTE, ma questa faccenda degli angeli mi ha sconvolto: 4 in un giorno solo è proprio troppo... ora che vorrei davvero un paio d'ali... e non mi basta il vento a scappare via...)

martedì, maggio 09, 2006

… mi scoccio… >:[…

Alcuni giorni fa sono stata impegnata a cercare una definizione che si confrontasse bene con il mio stato. Ho pensato a lungo alla parola quiete. Pensavo alla definizione di stato di quiete, uno stato in cui un corpo rimane se non viene sollecitato da cause esterne. Come il vegetare, pallido ed assorto,di Montaliana memoria… come il lento e tranquillo scorrere della vita, senza scossoni che incidano sulla traiettoria intrapresa. Nessuna pressione esterna, nessuna forza contraria a quella che mi faceva muovere. Sì, quiete intesa come moto rettilineo uniforme: nessuna accelerazione, nessun ostacolo che cambi il tragitto diritto che sto percorrendo. Vivere così, senza sogni e speranze, senza emozioni, nessun dolore e nessun piacere. Pensavo di voler vivere così almeno per un po’, perché era quello che sentivo dentro, come se stessi solo andando, quasi senza una meta e senza un perché… ma il moto rettilineo uniforme è una vera utopia: nella realtà esistono gli attriti e nessuna strada e così liscia e diritta per sempre.

“…Sto pensando a camminare, non mi importa di arrivare; non ho un posto ne’ una meta, una mia stella cometa…” (Ustmammo’)

Quindi mi sono ritrovata a considerare altri pensieri, molto più tesi ed ingarbugliati, molto più.. inquieti. Pensieri che mi spingono verso decisioni che al momento non posso prendere, pensieri che mi indulgono in riflessioni non necessarie, assolutamente non adatte al momento. So che prima o poi il nodo verrà al pettine e la corda tesa arriverà al limite di resistenza e so che quel giorno sarò preparata, perché mi aspetto la catastrofe o comunque il cambiamento. Non oso sperare che stavolta sia un cambiamento totale oppure no. Il cuore dice che ne avrei bisogno, una scossa notevole ed improvvisa, inaspettata eppur sperata. Il cervello crede, al contrario, che sia meglio un cambiamento graduale, deciso ma programmato…

“…figlia indiscreta della noia, memoria, memoria cessante, le nuvole della tua polvere non c’è vento che se le porti via…” (Ungaretti)

Intanto nella mia mente la notte scorrono sogni di immagini e di suoni. Suoni in cui mi rendo conto che c’è la ricerca di un’intimità con me stessa, che purtroppo si prosciuga di parole e di fiato, mentre perdo momenti come i libri che non riesco a leggere, mente arida di sentimenti che non si guarda a fondo, che non vuole sentire il tremore che scuote il cuore quando mi rendo conto del tempo che scorre…. Un attimo in cui vivo, in cui i pensieri si confondono e si mescolano tra speranze e realtà, mentre perdo i rari messaggi che la vita mi invia, come se il radar non fosse acceso quando arrivano e ne sento solo echi che non so decifrare, come movimenti di cui non conosco la destinazione, inquadrature che non ho messo a fuoco. E vorrei essere connessa durante questo viaggio senza limiti e confini ad una gravità non comune, che mi renda uno dei due corpi che SI AMANO DELLO STESSO AMORE.

Intanto senza proferire parole ascolto il rumore dei miei passi sulla strada, lascio al tempo la facoltà di decidere di me, mi muovo incontro a giorni sperando di avere spazio per decidere e lascio la voce ad improvvisare il canto…


Forse sta a pochi metri da me quello che cerco e vorrei trovare
La forza di fermarmi
Perché sto già scappando mentre non riesco a stringere più a fondo e ora che sto correndo
Vorrei che fossi con me che fossi qui
Sento a pochi metri da me quello che c'era e vorrei trovare
La forza di voltarmi
Perché se stai svanendo io non ci riesco a stringere più a fondo ora che sotto il mondo
Vorrei che tu fossi qui che fossi qui (Subsonica)

sabato, aprile 22, 2006

Domani è domenica

LETTERA DA BERLINO EST (Facchinetti-Canzian-D'Orazio)
Sabato sera normale a Berlino est
e c'è di bello che è maggio e non piove più
la radio in F.M. della parte di là batte musica O.K.
È più di un po' che non scrivo più lettere
ma va da sé che domani, è domenica
e altre novità qui da noi sono che quel voglio non c'è.
Questo cielo in cielo non l'ho scelto io
e nemmeno questa mia città
e non so se in fondo me la merito
ma di certo non la cambierei.
E se vivo forte fa un rumore il tempo mio
che non sento il tempo dove va
e la voglia mia di mare e vele
non riesce a farmi male
ma cresce insieme a me.
Sabato notte speciale a Berlino est,
se vai di sopra ad un tetto a guardare in là
s'accende una città fatta apposta per noi che restiamo di qua.
Vista da qui sembrerà quasi America
e lancerà verso noi i suoi tentacoli
e forte sentirai respirare le sue cento bocche su e giù.
Ma non fanno giorno mille lucciole
e non sei contento neanche tu
certo basta un muro per dividerci
ma non è cantando che va giù.
E che il giorno pende ogni giorno dal suo cielo,
l'hanno detto troppo tempo fa.
E la voglia di poter gridare non riesce a farmi male
ma cresce insieme a me.
Quasi domenica ormai a Berlino est
la primavera è arrivata perfino qui
e il sole in casa mia passaporto non ha ed entra ed esce da sé.

In effetti domani è domenica, e se penso che una settimana fa ero sdraiata sulla spiaggia di Posada (Sardegna) quasi non ci credo.

Però, pensavo, come fa bene staccare, se ci riesci! Ho passato 4 giorni spettacolari, in totale relax, dimentica di tutto ciò che poteva riguardarmi e che se ne stava al di là del mare. Ogni pensiero abbandonato oltre la diga azzurra ed invalicabile, ogni piccola preoccupazione dimenticata sulla penisola, ogni link lasciato andare giù con le ancore al porto di Livorno.

Ho una passione per le isole. Gli isolani sono gente particolare, diversa, solitamente orgogliosa e pronta con risposte esaurienti a qualsiasi commento poco carino che gli venga rivolto. Non parlo dei Sardi, parlo degli Isolani. Adoro l'Irlanda e gli Irlandesi e mi sono accorta che anche i Sardi hanno quei caratteri forti ed indipendenti che sono sempre associati alle capre. Mentre sia in Sardegna sia in Irlanda ci sono le pecore... altra coincidenza, insieme ai muretti a secco che dividono o costeggiano i vari fazzoletti di terra libera dalla bassa vegetazione...
E dell'ospitalità di entrambi i popoli e della voglia di rendere ufficiale la loro lingua (Raga, il Sardo non è un dialetto, non sono una linguista, ma non è un dialetto, non ha la struttura dialettale italica, fa mondo a se'...) Ed io che mi diverto a cercare di imparare le espressioni e le cadenze dimentica di esser nata nella culla della lingua italiana... come in Irlanda stavo ad ore a cercare di capire come fosse strutturato il Gaelico... come se già non avessi abbastanza difficoltà con l'Inglese....

Si, è stato come se per un attimo fossi tornata in Irlanda...

Ho ricevuto un invito per fare una vacanza in Supramonte... peccato che quest'anno non ho ferie... rimanderò, come rimanderò la visita in Irlanda... ma ci andrò, lo so.

Forse mi piacciono le isole perchè mi danno l'idea di un posto dove non subisco troppe influenze esterne, dove posso sviluppare le mie idee senza dovermi giustificare con quello che mi circonda. Testarda, orgoliosa ed indipendente. Ed oltretutto pure un po' eremita... MAH...


(quello che si intravede in lontananza arroccato sul poggio è Posada, con il Castello della Fava...)

E come sempre, se volete vedere più foto o avere info (magari conoscete benissimo la Sardegna, io, in 40 anni, ci sono stata per la prima volta una settimana fa!) potete sempre cliccare qui.

martedì, aprile 11, 2006

...troppe domande...

Ho visto la gente della mia età andare via, lungo le strade che non portano mai a niente,cercare il mondo che conduce alla pazzia nella ricerca di qualcosa che non trovano nel mondo che hanno già, dentro alle notti che dal vino son bagnate, dentro alle stanze da pastiglie trasformate, dentro alle nuvole di fumo di un mondo fatto di città essere contro ed ingoiare la nostra stanca civiltà e un dio che è morto ai bordi delle strade dio è morto nelle auto prese a rate dio è morto nei miti dell'estate dio è morto.

Mi han detto che questa mia generazione ormai non crede a ciò che spesso ha mascherato con la fede, nei miti eterni della patria o dell'eroe perchè è venuto ormai il momento di negare tutto ciò che è falsità e che di fatto è di abitudine e paura una politica che è solo far carriera il perbenismo interessato la dignità fatta di vuoto l'ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto e un dio che è morto nei campi di sterminio dio è morto coi miti della razza dio è morto con gli odi di partito dio è morto.

Ma penso che questa mia generazione è preparata a un mondo nuovo,a una speranza appena nata ad un futuro che ha già in mano a una rivolta senza armi perchè noi tutti ormai sappiamo che se dio muore per tre giorni e poi risorge, in ciò che noi crediamo dio è risorto in ciò che noi vogliamo dio è risorto nel mondo che faremo dio è risorto...
(F- Guccini, anche se la versione dei Nomadi mi piace di più)

Niente a che fare con la situazione post elezioni, ha a che fare con me. Combattuta a sballottata tra sentimenti vari, procedo per prove e tentativi, cercando di non tenere conto del dolore e della fatica. Con l'assurda convinzione che SE DIO MUORE E' PER TRE GIORNI, POI RISORGE. Come dire: mica può piovere per sempre...
Forza e coraggio, dopo Aprile viene Maggio...

E se volete vi riempio il blog di frase fatte e proverbi sul tirare avanti... Ne so a bizzeffe, sono la mia cura contro il pessimismo cronico che incrocio ad ogni angolo di strada...

sabato, aprile 08, 2006

Le Piccole Cose

Io vivo, sto dalla parte delle cose
dei libri delle finestre chiuse
e ci penso a respirare
non voglio mica disturbare
E io vivo, sto bene con le piccole cose
guardo tra i muri delle case
e le formiche camminare
ma non gli faccio mai del male
Io giro tra i profondi mari della mia città
sott’acqua a mille metri di profondità
e i pesci sani che vanno lontani e non si fermano mai
sono amici miei che in velocità
vanno giù nell’oscurità
non sanno neanche più
cosa succede sopra loro più su
in alto mille metri più su
E io vivo, sto dalla parte delle cose
delle bottiglie delle rose
e non sono mica triste
le mie giornate sono queste
Io giro tra i profondi mari della mia città
sott’acqua a mille metri di profondità
e i pesci che si nascondono
per non farsi prendere mai
sono amici miei che scappano via via
veloci vanno via
e chissà mai che cosa incontreranno mai
qui in fondo giù qui dove il sole non c’è più
E i pesci sani che si nascondono
per non farsi prendere mai
sono amici miei che scappano via via
veloci vanno via
e chissà mai che cosa incontreranno mai
qui in fondo giù qui dove il sole non c’è più
E io vivo, sto dalla parte delle cose

(Gianni Togni)

Uscita stranamente da un sogno stamani, dopo 2 settimane di feroce pazzia naufraga di pensieri e parole non dette e non concretizzate, solo sentimenti che fanno capolino come per caso. Ed io che credo nelle coincidenze non posso fare a meno di ascoltare quello strano battere alterato del sangue pulsante, che mi chiedere una volta ancora di seguire l'intuizione e non il desiderio, l'oscura ragione che si presenta innata nel mio essere, mascherata da fortuna nel capire il destino prima che sia tardi.
Ed ho così smesso di sentire il dolore che il mio corpo lamentava per avvertirmi del pericolo, ho smesso la confusione impotente nella quale mi trascinavo. Ed adesso, di nuovo, le cose cambieranno. Io, signora del lento fluire dei ghiacci, ho messo in moto un ulteriore cambiamento. Io, che amo i lunghi, silenziosi mesi invernali, ho rinnovato il mio voto alla primavera. Mi domando adesso come finirà: adesso che ho tolto un ulteriore freno, adesso che ho fatto uscire un'altra parte di me allo scoperto.
Devo dire che non camminavo a testa alta da molto tempo a questa parte, perchè vivevo cercando di fare il minor rumore possibile. Non che abbia biogno di strepitare o spintonare: adesso il mio passo riecheggia sicuro.
E basterà aspettare, facendo solo ed unicamente il mio dovere. Anche il silenzio lavora.

domenica, aprile 02, 2006

Non ho parole

Anzi, forse ne ho troppe che si scantonano negli angoli della mia mente e rimbalzano contro muri costruiti ad arte per difendermi. Peccato che il cuore comunque sanguini lo stesso e non smetta di agitarsi nel petto come belva infuriata. E stavolta il cervello non può cantare nessuna melodia che riconduca alla ragione.
Perchè non c'è ragione.

Io non capisco.


La mia libertà
inzia dove finisce la tua.
La mia libertà
finisce dove inizia la tua.

venerdì, marzo 31, 2006

Informazione distorta

Forse sono io stessa ad essere distorta. Dal mondo che mi circonda e che vuole che io mi comporti e pensi in un determinato modo pre-deciso e pre-visto. Io, quindi, con la mia frase famosa: ORGOGLIOSA DI ESSERE DIVERSA, faccio la parte di quella DISTORTA.

Inserisco il testo di una mail ricevuta: titolo:
attenzione alla pasta GIOVANNI RANA!!! "FATE GIRARE! MOLTO IMPORTANTE FATELA GIRARE!!
Boicottiamo la Pasta Giovanni Rana. E' una questione e di salute.
La nostra salute. Un'inchiesta pubblicata sull'espresso del 2 febbraio 2006, che riprende un articolo di Repubblica del 19 gennaio 2006, descrive di una nave con 58 mila tonnellate (pensate a questa cifra) di grano avariato proveniente dal Canada contenente ocratossina. Questa è una sostanza velenosa che si forma quando il cereale ammuffisce. Causa danni all'apparato urinario e ai reni ed è pericolosa per le donna in gravidanza. La nave è sequestrata nel porto di Bari. Due tecnici corrotti dichiarano il grano sano; il carico della nave viene dissequestrato. Nei 2 mesi necessari a scoprire, da parte delle fiamme gialle l'imbroglio, il carico viene trasformato in semola e venduto a pastifici. Tutti i pastifici acquirenti collaborano all'indagine dimostrando l'utilizzo del prodotto pericoloso. La ditta di Giovanni Rana ha acquistato secondo le fiamme gialle, 669 tonnellate di questa semola, e alla richiesta dichiarimenti sul suo uso ha risposto "no comment". Perché? Cosa vogliono nascondere?Facile da immaginare visto il costo bassissimo della semola velenosa... Nel frattempo, in attesa di chiarimenti, valutate voi se è il caso di consumare il loro prodotto. Articolo completo disponibile .......... ECCO a questo punto ci voleva il link al sito dell'espresso. Ma nel sito l'articolo non c'e' più. Ho telefonato in redazione prima a Milano poi a Roma e ho parlato direttamente col dott. Marcolillo, autore dell'articolo. Ha detto che ci sono state querele e hanno preferito toglierlo. A voi le considerazioni del caso. p.s. fai girare a chi conosci se pensi sia il caso di non mangiare schifezze!"

Io, peggio di S.Tommaso, ho dato spago ad Internet ed ho ricercato la notizia. In effetti l'articolo inziale non si trova, ma si trovano tutti gli articoli successivi, di cui segue link.
Anzi, vi metto la risposta che ho dato alla mia amica con le mie considerazioni iniziali. "La notizia vecchia e tendenziosa, priva di confronti (ci sono modalità di rintracciare gli articoli, esiste la copia cache su Internet che è stata creata appositamente). Inoltre non presenta i dati delle altre aziende coinvolte (Barilla, Granoro e Riscossa).
Io non ce l'ho con te, ma con chi immette notizie che, per quanto fondate, non sono corredate dalle prove. Xkè si finisce per fare diventare tutto una leggenda metropolitana. Questa è informazione distorta...
Inoltre la Rana può aver risposto NO COMMENT per un sacco di altri motivi. La Barilla ha ammesso pubblicamente l'uso delle farine contaminate ed i lotti smerciati sono stati controllati e dichiarati con una percentuale di ocratossina inferiore al limite di legge (NB: questo non è stato detto direttamente dalla Barilla, ma da FONTI VICINE AL COLOSSO ALIMENTARE). Ma la tossina E' comunque presente nella loro pasta, almeno da quello che si legge dai resoconti che si trovano su Internet (vedi GREENPLANET, di cui mi fido abbastanza ma non troppo, xkè spesso troppo INDIRIZZATI).
Ma nella mail si chiede di boicottare GIOVANNI RANA... E xkè non anche la Barilla o la Granoro??? In fondo anche loro hanno acquistato quella semola ed hanno immesso sul mercato pasta contentente ocratossine.... Sempre su Greenplanet il 6 marzo si pubblica questo articolo : sempre da leggere con occhio critico, ma contiene altre informazioni utili... Ti sarei grata se inviassi questa risposta a tutte le persone a cui hai inviato la mail....
Bisogna iniziare a pensare col nostro cervello, non con quello degli altri!!!"


Io reputo le persone intelligenti abbastanza da leggere gli articoli e commentarli da soli. Io non voglio esprimere opinioni sul fatto che in Italia arrivano vagonate di grano/semole/ farine contenenti elementi nocivi/tossici e noi non ne sappiamo nulla... ce ne sarebbe da fare e da disfare, da smettere di mangiare del tutto (lo sapevate che il 90% della soia utilizzata nel mondo è OGM???), buttarsi davvero solo sul biologico e da qui un sacco di altri discorsi che non è il caso di allungare al momento (su http://www.greenplanet.net/ trovate il mondo e di più). Io volevo fare il punto sul fatto che certe tipologie di informazioni, come le bufale e le leggende metropolitane che riempiono le noster caselle elettroniche, potrebbero darci informazioni DAVVERO errate. Mi viene la domanda: qui prodest boicottare la RANA? Forse c'entra il fatto che siamo in campagna elettorale? Non saprei, non mi tange.... Per favore, gli atti di fede facciamoli solo verso la religione, se credete in Dio. In tutti gli altri casi, documentiamoci, informiamoci e cerchiamo di capire. Esiste questo universo parallelo che è la rete, possiamo ricavare un sacco di informazioni, usiamolo... ed usiamo il cervello!!!