venerdì, gennaio 26, 2007

A carte scoperte

Non mi piacciono i giochi d’azzardo. Non mi piace fare piani e strategie di attacco per battere un altro. Non mi piace la competizione e non mi piace la guerra.

Solitamente gioco a carte scoperte. Qualcuno disse che mi legge dentro e, per quanto io faccia, non so nascondere niente (a Firenze si direbbe che non reggo nemmeno “i’ semolino”!). Quando sento qualcosa lo mostro. Se poi qualcun altro fa finta di non vederlo, oppure è troppo distratto e preso dai propri pensieri può anche darsi che non se ne accorga. Ma venirmi a dire che sono bugiarda è davvero difficile.

Stavolta c’è qualcosa che sa iniziando e che considero importante. E purtroppo dovrò nascondere la cosa. Proprio perché è troppo bella. Nata x caso, in modo spontaneo… mi ricorda la fioritura del deserto dopo la pioggia… mi sorprendo a vedere come può illuminarsi il mondo con un raggio di sole che, anche se piccolo, ti da’ la speranza che il tempo stia cambiando.

Sarà scaramanzia? Che ne so, è solo che non voglio sentire i giudizi altrui su cose che riguardano me. Almeno per il momento. E non perché abbia paura che possano farmi desistere dall’impegno preso. E’ proprio che non li voglio sentire… non voglio che mi facciano del male. Ho notato che la maggior parte della gente mi ha giudicato, se non stupida, sicuramente ingenua e troppo fiduciosa, quando ho raccontato del mio impegno a Roma e di quello che loro hanno preso verso di me. Solo una persona, no due, mi hanno detto che è un investimento e che se gioco bene le mie carte sicuramente andrà per il meglio.


Certo, la mia partita sarà a carte coperte solo con alcuni. Rispetto all’agente principale ho preso l’impegno di non mentire mai, di essere quella che dovrei essere sempre, di non cercare di vendermi al meglio ma essere me stessa. Perché non posso permettermi di non essere compresa. Non ancora una volta.

Sarà una bella partita. Ed ho la sensazione di avere un asso in più. Anche se non so perché. Ma sono sorpresa dalla piega improvvisa che hanno preso gli eventi e non ho paura. Il fatto è che non voglio vincere… voglio vivere!!!

martedì, gennaio 23, 2007

Il Babbo è a casa!!!

Da ieri!!!
Sono un pochinino più tranquilla. Ma c'è da fare il doppio!!!

domenica, gennaio 21, 2007

pay attention & be kind

Help us remember
that the jerk who cut us off in traffic last night
might be a single mother
who worked nine hours that day
and is rushing home to cook dinner,
help with homework, do the laundry
and spend a few precious moments
with her children.

Help us to remember
that the pierced, tattooed, disinterested young man who can't make change correctly
could be a worried 19-year-old college student, balancing his apprehension
over final exams
with his fear of not getting his student loans
for next semester.

Help us to remember
that the scary looking bum,
begging for money in the same spot every day
(who really ought to get a job!)
is a slave to addictions
that we can only imagine
in our worst nightmares.

Help us to remember
that the old couple walking annoyingly slow
through the store aisles
and blocking our shopping progress
are savoring this moment,
knowing that, based on the biopsy report
she got back last week,
this will be the last year that they go shopping together.

Remind us each day that,
of all the gifts you give us,
the greatest gift is love.
It is not enough to share that love
with those we hold dear.
Open our hearts
not to just those who are close to us,
but to all humanity.

Let us be slow to judge
and quick to forgive,
show patience, empathy and love.


Oggi mi è presa così.
Sarà che nel pm dobbiamo cantare ad una rassegna di cori gospel e siamo solo in 12 (su 35) e potrei davvero sprofondare dalla vergogna.
Sarà che tutti i giorni mi ritrovo a guardare il cielo sopradi me e mi scopro sorridente anche se piove.
Sarà che ho intorno gente carina e che mi dimostra di ricordarsi di me.
Sarà che incontro facce da schiaffi e mi ritrovo a dirmi che un lato buono ce lo devono avere.
O forse sarà solo che voglio vere un'opportunità di vivere una vita degna di essere vissuta?

PS: ieri sera ho nominato il film-documentario "An inconvenient truth". Risultato: la maggior parte della gente non sa della sua esistenza e, quando arriva la scarica elettrica al cervello, i commenti sono del tipo più scarso. Ho sentito me stessa rispondere: MA SE NON LO HAI VISTO, COME PUOI COMMENTARE??? Ecco, questo mi da' noia... la presupponenza.


Keep on smiling, Lilla....

PS: e sono 39!!!

Nella foto a latola MEGA torta che la LALI ha preparato appositamente per me il 17 gennaio.


Grazie, grazie, grazie.... e grazie a tutti quelli che ieri sera hanno festeggiato con me l'imminente passaggio alla maturità... (avoglia!!!).

martedì, gennaio 09, 2007

* :# *

Si lavora come dannati.... si, xkè sono i dannati che lavorano... I beati se ne stano lì, sulla loro nuvoletta n°9 a cullarsi nel dolce far niente, ascoltano musica, cantano, bevono ambrosia e parlano del più e del meno: il mondo è lontano per loro.

Invece i dannati si alzano la mattina presto, si fanno un'ora e passa di traffico (la maggior parte del tempo in coda), salgono su treni malconci e tram affollati, arrivano a lavoro già stanchi, devono subire i controlli di un supervisore (beato pure lui) e passano le forche caudine per arrivare a fine mese.
Nonostante tutto si impegnano nel loro lavoro, sono convinti sinceramente che sia utile alla società. Spesso i loro compagni di girone non capiscono la loro tenacia e la chiamano COCCIUTAGGINE, non vedono nei loro sogni nient'altro che ILLUSIONI.
Hanno figli che li consumano, economicamente e spiritualmente, che hanno reso viziati perchè si sentono in colpa per non avere abbastanza tempo per loro, che ne approfittano xkè sanno che un giorno finiranno esattamente così.


Ma sono i dannati che fanno girare il mondo.
Siamo noi la forza lavoro dei beati. Xkè siamo noi che regoliamo l'universo. Siamo noi che facciamo girare l'economia. Siamo noi che produciamo la ricchezza.

Il mondo è dei dannati. Senza di noi non ci sarebbe nessuna forza e volontà di cambiamento, nessun motore per il miglioramento. Se le cose migliorano è per noi.

Grazie di dannarvi con me.

martedì, gennaio 02, 2007

Il treno dei desideri

E così ci siamo.

Domani mattina, ore 7.03, sui binari della stazione di Signa parte un treno carico di sogni, ottimismo, volontà, allegria, serità, decisione a non farsi prendere per l'ennesima volta per i fondelli, voglia di impegnarsi a fondo e molta molta molta fantasia.
Sarò nella città eterna (certo, a 90 € a notte, deve durare per sempre!!!) fino al 5 gennaio e... precisamente non so cosa farò. Parlerò co i titolari dell'agenzia, studierò com'è fatta l'azienda, cercherò di capire in che cosa potrebbe consistere il lavoro della funzione che mi assegneranno... Mi darò da fare, come sempre.... E poi vedremo.
Con me porto poco, nemmeno il pc: carta, penna ed il mio cervello. Un ombrello ed un paio di scarpe in più, un cambio per la sera (ma il DM non mi porterà mai a giro per Roma!!!) ed il ricarica batteria del cellulare.
Ho pensato una cosa... se il regionale delle 7.03 è il treno dei desideri... ci saranno sopra un sacco di persone... dovrò fare una valigia leggera... o non riuscirò a montarci sopra!!!