lunedì, settembre 15, 2008

Ce l'ho! Icchèè? La casa!!!

Si, è vero, ci ho messo ben 3 giorni per metabolizzare la cosa. E mica che ancora sia completato il percorso analitico-psicologico.... c'è da fare così ancora tanto che solo il pensarci riempie le ore vuote della giornata.
Sarà anche perchè firmare per uno scoperto di 68.000,00€ fa un po' paura? Sara perchè dal 30 del corrente mese inizio a pagare il mutuo e lo farò per 30 anni? O sarà perchè improvvisamente tutti gli assegni fatti il giorno stesso della compravendita mi hanno seccato il librettino (e pure mezzo conto in banca?). Oppure sarà perchè mi sto rendendo conto che per realizzare per INTERO il sogno della mia casa, cioè l'arredamento particolare e moderno, i colori shoc ed ottici, i materiali nuovi (tubi innocenti, canne di bambù e legno riciclato), ho bisogno di un altro FINANZIAMENTO oppure il sogno viene rimandato a fra 2 anni?

Non so perchè.... ma ancora non mi pare vero.
E mi sa che, finchè non ci vado ad abitare DEFINITIVAMENTE, non la sentirò mia.
"Casa mia, casa mia, per piccina che tu sia, tu mi sembri una badia"

martedì, settembre 09, 2008

Settembre, tempo di ritorno.

Strano come a volte la vita sembra adagiarsi su molli prati primaverili mentre sai benissimo che l’autunno incalza e dovresti ricordarti che è tempo di raccogliere le bacche che generosamente gli arbusti lasciano alle tue mani.
Invece si indugia, e si attende pigramente, mentre il sole lascia il posto alle nuvole ed alla luna. Ed una parte di te grida pulsante che non puoi lasciare che si consumino in modo così irrazionale le energie accumulate con spese e sacrificio.
E provi a svegliarti. Ma nello stesso tempo il sogno ti rimane attaccato addosso e continui a vivere la giornata come camminando a qualche cm dal suolo.
Piovono monsoni dal deserto, terremoti scuotono le fondamenta del tuo essere, campanelli richiamano l’attenzione degli occhi verso schermi immobili. Segnali sull’agenda scandiscono i giorni, schemi definiti inventano balletti acrobatici per essere realizzati, notizie dette con parole incerte fanno da treppiede al futuro.
Ed intanto sogni. E nei sogni sei così viva e vivace che la realtà quotidiana sbiadisce al confronto.
A volte il ritorno è una ripetizione. A volte è un inizio. A volte è solo la sensazione di dubbio… perché dovresti ritornare, mentre le gambe camminano in una direzione ostinatamente contraria…
“… perché un pretesto per tornare bisogna sempre seminarselo dietro… quando si parte…. (Baricco)”