sabato, aprile 22, 2006

Domani è domenica

LETTERA DA BERLINO EST (Facchinetti-Canzian-D'Orazio)
Sabato sera normale a Berlino est
e c'è di bello che è maggio e non piove più
la radio in F.M. della parte di là batte musica O.K.
È più di un po' che non scrivo più lettere
ma va da sé che domani, è domenica
e altre novità qui da noi sono che quel voglio non c'è.
Questo cielo in cielo non l'ho scelto io
e nemmeno questa mia città
e non so se in fondo me la merito
ma di certo non la cambierei.
E se vivo forte fa un rumore il tempo mio
che non sento il tempo dove va
e la voglia mia di mare e vele
non riesce a farmi male
ma cresce insieme a me.
Sabato notte speciale a Berlino est,
se vai di sopra ad un tetto a guardare in là
s'accende una città fatta apposta per noi che restiamo di qua.
Vista da qui sembrerà quasi America
e lancerà verso noi i suoi tentacoli
e forte sentirai respirare le sue cento bocche su e giù.
Ma non fanno giorno mille lucciole
e non sei contento neanche tu
certo basta un muro per dividerci
ma non è cantando che va giù.
E che il giorno pende ogni giorno dal suo cielo,
l'hanno detto troppo tempo fa.
E la voglia di poter gridare non riesce a farmi male
ma cresce insieme a me.
Quasi domenica ormai a Berlino est
la primavera è arrivata perfino qui
e il sole in casa mia passaporto non ha ed entra ed esce da sé.

In effetti domani è domenica, e se penso che una settimana fa ero sdraiata sulla spiaggia di Posada (Sardegna) quasi non ci credo.

Però, pensavo, come fa bene staccare, se ci riesci! Ho passato 4 giorni spettacolari, in totale relax, dimentica di tutto ciò che poteva riguardarmi e che se ne stava al di là del mare. Ogni pensiero abbandonato oltre la diga azzurra ed invalicabile, ogni piccola preoccupazione dimenticata sulla penisola, ogni link lasciato andare giù con le ancore al porto di Livorno.

Ho una passione per le isole. Gli isolani sono gente particolare, diversa, solitamente orgogliosa e pronta con risposte esaurienti a qualsiasi commento poco carino che gli venga rivolto. Non parlo dei Sardi, parlo degli Isolani. Adoro l'Irlanda e gli Irlandesi e mi sono accorta che anche i Sardi hanno quei caratteri forti ed indipendenti che sono sempre associati alle capre. Mentre sia in Sardegna sia in Irlanda ci sono le pecore... altra coincidenza, insieme ai muretti a secco che dividono o costeggiano i vari fazzoletti di terra libera dalla bassa vegetazione...
E dell'ospitalità di entrambi i popoli e della voglia di rendere ufficiale la loro lingua (Raga, il Sardo non è un dialetto, non sono una linguista, ma non è un dialetto, non ha la struttura dialettale italica, fa mondo a se'...) Ed io che mi diverto a cercare di imparare le espressioni e le cadenze dimentica di esser nata nella culla della lingua italiana... come in Irlanda stavo ad ore a cercare di capire come fosse strutturato il Gaelico... come se già non avessi abbastanza difficoltà con l'Inglese....

Si, è stato come se per un attimo fossi tornata in Irlanda...

Ho ricevuto un invito per fare una vacanza in Supramonte... peccato che quest'anno non ho ferie... rimanderò, come rimanderò la visita in Irlanda... ma ci andrò, lo so.

Forse mi piacciono le isole perchè mi danno l'idea di un posto dove non subisco troppe influenze esterne, dove posso sviluppare le mie idee senza dovermi giustificare con quello che mi circonda. Testarda, orgoliosa ed indipendente. Ed oltretutto pure un po' eremita... MAH...


(quello che si intravede in lontananza arroccato sul poggio è Posada, con il Castello della Fava...)

E come sempre, se volete vedere più foto o avere info (magari conoscete benissimo la Sardegna, io, in 40 anni, ci sono stata per la prima volta una settimana fa!) potete sempre cliccare qui.

1 commento:

Eliduin ha detto...

Se vi rimane difficle ritrovare il link alla pagina iindicata (stanno rifacendo il sito) al momento potete vedere questa:
http://www.lamiasardegna.it/web/408/index.htm
Ecco, rimesso a posto!!!