sabato, aprile 08, 2006

Le Piccole Cose

Io vivo, sto dalla parte delle cose
dei libri delle finestre chiuse
e ci penso a respirare
non voglio mica disturbare
E io vivo, sto bene con le piccole cose
guardo tra i muri delle case
e le formiche camminare
ma non gli faccio mai del male
Io giro tra i profondi mari della mia città
sott’acqua a mille metri di profondità
e i pesci sani che vanno lontani e non si fermano mai
sono amici miei che in velocità
vanno giù nell’oscurità
non sanno neanche più
cosa succede sopra loro più su
in alto mille metri più su
E io vivo, sto dalla parte delle cose
delle bottiglie delle rose
e non sono mica triste
le mie giornate sono queste
Io giro tra i profondi mari della mia città
sott’acqua a mille metri di profondità
e i pesci che si nascondono
per non farsi prendere mai
sono amici miei che scappano via via
veloci vanno via
e chissà mai che cosa incontreranno mai
qui in fondo giù qui dove il sole non c’è più
E i pesci sani che si nascondono
per non farsi prendere mai
sono amici miei che scappano via via
veloci vanno via
e chissà mai che cosa incontreranno mai
qui in fondo giù qui dove il sole non c’è più
E io vivo, sto dalla parte delle cose

(Gianni Togni)

Uscita stranamente da un sogno stamani, dopo 2 settimane di feroce pazzia naufraga di pensieri e parole non dette e non concretizzate, solo sentimenti che fanno capolino come per caso. Ed io che credo nelle coincidenze non posso fare a meno di ascoltare quello strano battere alterato del sangue pulsante, che mi chiedere una volta ancora di seguire l'intuizione e non il desiderio, l'oscura ragione che si presenta innata nel mio essere, mascherata da fortuna nel capire il destino prima che sia tardi.
Ed ho così smesso di sentire il dolore che il mio corpo lamentava per avvertirmi del pericolo, ho smesso la confusione impotente nella quale mi trascinavo. Ed adesso, di nuovo, le cose cambieranno. Io, signora del lento fluire dei ghiacci, ho messo in moto un ulteriore cambiamento. Io, che amo i lunghi, silenziosi mesi invernali, ho rinnovato il mio voto alla primavera. Mi domando adesso come finirà: adesso che ho tolto un ulteriore freno, adesso che ho fatto uscire un'altra parte di me allo scoperto.
Devo dire che non camminavo a testa alta da molto tempo a questa parte, perchè vivevo cercando di fare il minor rumore possibile. Non che abbia biogno di strepitare o spintonare: adesso il mio passo riecheggia sicuro.
E basterà aspettare, facendo solo ed unicamente il mio dovere. Anche il silenzio lavora.

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