giovedì, giugno 29, 2006

1 a zero per me

Oggi ho rifiutato di firmare il contratto che la ditta mi aveva proposto.

Chi l'ha potuto leggere mi aveva avvertito che era pieno di piccoli e nascosti punti di incertezza, cosicchè non era chiaro affatto quello che sarebbe successo nei vari casi. Inoltre lo stipendio da miseria e l'obbligo di lavoro SOLO presso la ditta, con giorni in cui sarei stata a girarmi i pollici, mi ha fatto veramente resistere dal prendere in mano la penna e siglare quei 4 fogli di carta.
Così, al mio rifiuto, hanno deciso di farmi un'altra proposta di cui mi diranno mercoledì.
Non è il massimo della vita, ma mi permette di utilizzare l'eventuale tempo libero cercando un altro lavoro o studiando o lavorando in altre realtà.

Mi dispiace un po' avere fatto l'irremovibile, non è da me, io tendo ad essere comprensiva, ma mi sono sentita trattata da... deficiente, ecco, una che non capisce niente, una che si può facilmente prendere in giro.
Sì, è vero, sono credulona, voglio credere che le persone siano fondamentalmente buone, non mi passa mai per l'anticamera del cervello che stiano approfittando della mia buona fede, ma le clausole erano così evidenti che non potevo non vederle... specialmente dopo che i miei titolari, in due anni, mi hanno insegnato a leggere certi dati ed interpretare certe frasi...
E quindi al momento lavoro senza un vero e proprio contatto, e mercoledì ci sarà un altro scontro. Si, perchè ho capito l'aria che tira: vento dalle fosse, tempesta e bufera.

Ma sono diventata brava a giocare con il vento. Non lo posso contrastare, ma so come farmi trasportare dove mi necessita... certo, costa fatica anche questo, ma chi ha mai detto che non voglio faticare?

IMPARARE, SEMPRE, L'UNICA COSA IMPORTANTE.

lunedì, giugno 26, 2006

La felicità di J. L Borges

AS, 4 ore fa, c.a.

A volte mi ritrovo a perdermi e a domandare e a domandare ancora più forte; cerco e scopro, scopro e cerco e capire non è poi così importante

Sentire è importante, importante e bello come quando si ci trova trasportati da una sinfonia che allenta la mente fino a fargli scoprire i più profondi godimenti

Questa è per te

Chi abbraccia una donna è Adamo. La donna è Eva.

Tutto accade per la prima volta.
Ho visto una cosa bianca in cielo.
Mi dicono che è la luna, ma
Che posso fare con una parola e con una mitologia?

Gli alberi mi fanno un poco paura. Sono così belli.

I tranquilli animali si avvicinano perché io gli dica il loro nome.
I libri della biblioteca sono senza lettere. Se li apro appaiono.
Sfogliando l'Atlante progetto la forma di Sumatra.

Chi accende un fiammifero al buio sta inventando il fuoco.
Nello specchio c'è un altro che spia.
Chi guarda il mare vede l'Inghilterra.
Chi pronuncia un verso di Liliencron partecipa alla battaglia.

Ho sognato Cartagine e le legioni che desolarono Cartagine.
Ho sognato la spada e la bilancia.
Sia lodato l'amore che non ha né possessore né posseduta, ma entrambi si donano.
Sia lodato l'incubo che ci rivela che possiamo creare l'Inferno.

Chi si bagna in un fiume si bagna nel Gange.
Chi guarda una clessidra vede la dissoluzione di un impero.
Chi maneggia un pugnale prevede la morte di Cesare.
Chi dorme è tutti gli uomini.

Ho visto nel deserto la giovane Sfinge appena scolpita.
Non c'è nulla di antico sotto il sole.
Tutto accade per la prima volta, ma in un modo eterno.
Chi legge le mie parole sta inventandole.


L'ho letta, l'ho riletta, l'ho sentita, ho sentito vibrare corde diverse e non capisco tuttora quali.

Mi piace l'idea del tutto che accade per la prima volta... ogni volta che rido è la prima volta, ogni volta che mi arrabbio è la prima volta, ogni volta che canto è la prima volta.

Un po' come se ci fosse sempre la possibilità di sbagliare, di rinascere, di crescere, di comprendere.
Una speranza, forse folle, ma viva. Una certezza, forse infondata, ma utile.

Un nodo mi ha impedito di finire di leggere a voce alta le ultime righe.
"Sia lodato l'amore che non ha né possessore né posseduta, ma entrambi si donano."
La mia infinita ricerca dell'assoluto e perfetto e mutuo scambio...

E mi tornano a mente le Carte e le parole della Maga: volgi lo sguardo a quel tu sai che è amore e troverai quel sole che ogni giorno cerchi.

L'infinitesimo è la parte del tutto, e tutto si ritrova nell'infinito... non esiste un vero oggi, un vero domani, tutto continua a scorrere verso un destino sconosciuto, mutevole e misterioso. Ma ogni volta è la prima volta. Ogni mia precedente esperienza si ripropone all'occasione simile, ma questa è solo simile alla precedente, ogni momento è diverso, ogni raggio di sole ha particelle che un attimo prima non c'erano...

Anche le tue parole, quelle che precedono la poesia, parlano di questo. Parlano di come si può vivere senza dover per forza sentirsi in dovere di capire. Anima testarda, la mia, che cerca una ragione a tutti i costi, un motivo per cui le cose accadono, una causa da cui deriva l'effetto.

L'effetto che sollevano le tue parole, come vento che sussurra sorrisi, non te lo posso spiegare. E tu non vorresti conoscere spiegazioni. Vorresti conoscere le mie sensazioni...

Al momento il cuore si sente un bambino che gioca alla "settimana" in un cortile assolato: dimentico di voci e di promesse fatte, lancia il suo sasso e lo raggiunge a piedi uniti, lontani, sinistro, destro...


Grazie della poesia, un giorno ti farò leggere quella che mi descrive. Un giorno.

Adesso mi godo questa semplice e leggera folata di vento e bevo a piccoli sorsi, parola dopo parola, questa...


domenica, giugno 18, 2006

Creatore di sogni

L'esame è andato bene, nonostante la febbre e le paure...
Riporto la mail che ho inviato ad un amico, faccio prima..

Bunde'!
Si, come saluto è un po' nordico (mi pare alto-atesino), ma, dato che in questo momento vorrei essere a Passo Porta Vescovo, con il vento che mi porta via i pensieri, mi pare che come illusione faccia il suo.
Così Lei sta aspettando che la mia vena poetica spilli qualche frase in rima baciata, qualche settenario o endecasillabo sciolto che formino frasi di senso compiuto, magari con più di un solo significato... Eh, (sospiro) sarà arduo oggi trovare la posizione dell'anima necessaria a mettere a soqquadro la ragione e far si che la mente segua quel refolo di vento.

Durante la settimana appena trascorsa abbiamo avuto il corso (no, il massacro!) per valutatore ISO 14001. Non esisteva poesia, solo attenzione e perpiscacia abbattute dal caldo umido e dalla difficoltà della materia. Nel mio caso anche dal raffreddore e dai 5 gradi medi oltre la temperatura normale di un essere umano (qualcosa come 37,3-37,5, brutto raffreddore). Da parte dei docenti sono state avanzate molte lamentele, sia alla segreteria del Master sia all'ente che aveva progettato il corso, ed io non sono stata zitta (lo so, questa possibilità è piovuta dall'alto senza che io pagassi niente in cambio, ma non per questo non deve essere fatta al meglio!) e nel questionario di Customer Satisfaction ho lasciato un sacco di note (in effetti, l'ho conseganto per ultima!).

La cosa che mi rende perplessa è che non so come prendere il livellamento che è stato fatto: il voto minimo per l'idoneità è 58, il voto minimo per la lettera di presentazione è 79. Bene, è stato deciso che tutti sarebbero stati idonei, alzando i voti minimi MA abbassando i massimi. Oltretutto c'è il pregiudizio per cui chi non ha la laurea in Ingegneria non passa MAI con voti superiori al 78 al primo corso, ma si richiede SEMPRE l'esecuzione di un secondo livello di esami... Io ho a che fare tutti i giorni con gente che legge il mio CV e dice: BELLISSIMO, COMPLIMENTI, PECCATO CHE LEI NON SIA INGEGNERE ANCHE SE HA UNA CULTURA EQUIVALENTE... quindi ci sono abituata, ma i ragazzi del corso no.. io, ormai, ci ho fatto il callo, dopo 10 anni di discorsi del genere... loro, piccini, ancora non ne hanno ricevute abbastanza di porte sbattute in faccia...
Non intendo lamentarmi per il gusto di lamentarmi, faccio solo delle considerazioni di resoconto dai discorsi di tutti. Io, in fondo, ho preso 76, pari merito con altri 2 ragazzi, il voto massimo di questa sessione, quindi, seguendo la regola vigente del FATTI I FATTI TUOI, dovrei starmene zitta.. ma è difficile stare zitta quando senti che le lamentele degli altri sono giustificate, no? O almeno lo è per me.


Ci sono anche altre cose di cui vorrei parlarLe ma la mente sta vagando in giardini senza sentieri, al momento. Sarà effetto delle medicine oppure solo del profumo del dolce che cuoce nel forno, dei cinguettii degli uccellini sugli alberi intorno alla corte, del silenzio quasi innaturale del momento (sono le 12,10, di solito nella corte sulla quale guarda la mia finestra ci sono bambini che giocano e mamme che li richiamano a casa per il pranzo)... non riesco a mettere di seguito altre parole. Così Le invio una favola che mi è stata mandata da un amico from USA e la informo che sto leggendo "Il mondo sommerso" di Ballard. Tanto per non dimenticare uno dei possibili futuri della Terra. E non per pessimismo cosmico (di quello ne trovo fin sotto i sassi del mio personale giardino interiore)... per una sorta di ottimismo precauzionale... un po' VIDE NE FECERIS inteso come CERCA DI NON COMBINARE ALTRI GUAI...

One evening an old Cherokee told his grandson about a battle that goes on inside people. He said, "My son, the battle is between 2 "wolves" inside us all. One is Evil. It is anger, envy, jealousy, sorrow, regret, greed, arrogance, self-pity, guilt, resentment, inferiority, lies, false pride, superiority, and ego. The other is Good. It is joy, peace, love, hope, serenity, humility, kindness, benevolence, empathy, generosity, truth, compassion and faith."
The grandson thought about it for a minute and then asked his grandfather: "Which wolf wins?"The old Cherokee simply replied, "The one you feed."


Buona settimana, Creatore di sogni

Creatore di sogni, già. Perchè AS è una delle poche persone che stimola la mia mente a trovare soluzioni diverse dall'usuale ed inventare progetti fantastici e pieni di libertà... lui genera il caos in me, ma un caos dal quale, stranamente, riordinando secondo i miei criteri, emergono idee di cui mi stupisco e mi compiaccio.

Ad avercene di gente come lui d'intorno!

giovedì, giugno 15, 2006

aria da allergia

E che ci volete fare? Ho beccato il raffreddore..
Certo... ma quando se non nella settimana più intricata della mia vita, quella in cui non posso permettermi di perdere più di 2 ore di lezione, quella alla cui fine avrò un esame, quella che precede un vero tour de force verificativo, quella in cui....

Vai lascio perdere, mollo qui. Sono tornata a casa da 1 ora e qualcosa, mi sono alzata alle 6 e domani ripeto, ieri sera avevo la febbre. Ma non per questo non ho studiato finora la norma, e domani in treno me la ripeto. Non per questo domani non metterò il massimo dell'impegno e della pazienza, dosando al meglio cuore e cervello.

MA NON PROVATE A VENIRMI A DIRE CHE NON ME LO AVEVA ORDINATO IL DOTTORE E CHE QUINDI SONO FATTI MIEI, LO SO MEGLIO DI VOI!

Solo che oggi sono stanca e demoralizzata e volevo che ne restasse traccia.

Così domani sera, a BOCCE FERME, sarò in grado di ricordare come stavo stasera...

martedì, giugno 06, 2006

PenSieri disTratti

In effetti oggi il mio cuore vola alto. La ragione richiama all'ordine ma il soldato semplice oggi ha preso il giorno libero e non sente ordini. Domani è un altro giorno, domani le piume diverrano pesanti. Oggi volo.

Con questi pensieri mi sono ritrovata a fischiettare un motivo di tanti anni fa... una canzoncina a cui non avevo dato tanto peso, ma che mi ritrovo addosso, cucita come un vestitino su misura. Era cantata da Sergio Endrigo ed era all'interno dell'album che conteneva la famosissima CI VUOLE UN FIORE: la mia primissima coscienza ambientale...
La canzone si intitolava IL BAMBINO DI GESSO. Ricordo che mi divertiva, non facevo pensieri associati di futuro o volontà ai quei tempi, avevo una decina di anni, ero nel pieno delle mie facoltà di prossimo avvocato, con la gente del paese che diceva: LEI? MANDEREBBE AVANTI UN TRENO DA SE'...
A pensarci adesso, in una sera di un giugno che pare aver messo indietro il calendario, vorrei poter girare in senso antiorario le lancette e ritornare ad essere quella bambina che metteva il muso e pestava i piedi... E PENSAVA CHE MAI E POI MAI SAREBBE DIVETATA UN UOMO DI GESSO.
No, davvero, non sono di gesso, non sono un fantoccio nelle mani di nessuno, ma devo ammettere di aver passato un periodo della mia vita in cui avevo messo a riposo il cervello. Ero diventata così tollerante che non reagivo nemmeno alle violenze ed agli abusi. E quando mi sono scossa un attimo ho pensato di aver avuto chiaro per un istante il modo migliore per poter continuare a vivere: mettere in silenzio il cuore. E se penso che l'ho sempre fatto per amore, per i miei, per chi mi stava vicino... silenzio e rassegnazione... Adesso quella sensazione si ripete più spesso, quel lampo di luce si fa strada nella mia vita sempre più frequentemente e non necessito di approvazioni e conferme. La mia conferma sono io.

Riporto le parole della canzone, per non scordarle...

Sta fermo! Sta zitto! Non metter i gomiti sulla tavola! Non essere distratto! Guarda dove metti piedi! Sta attento a non rovesciare l'acqua! E non lasciar cadere la penna! E non perdere i pastelli! Non giocare in cortile! Non correre sulle scale! Non fischiare! Non sbattere le porte! Non strusciare le scarpe! Non prendere a calci i sassi! Sta buono, perché la mamma ha il mal di testa, perché la maestra ha il mal di testa, perché la zia ha il mal di testa, perché la portiera ha il mal di testa. (questa era la parte parlata, anzi, quasi gridata alla fine, con tutte quelle persone con il perenne mal di testa... che forse lo avevano proprio perchè la chinavano troppo....)
Non correva, non saltava Pantaloni non strappava Non diceva parolacce Non faceva le boccacce Non sporcava i pavimenti Si lavava sempre i denti Non strillava, non rideva I bottoni non perdeva Senza macchie sui guantini Senza buchi nei calzini Era proprio un bambino di gesso Respirava se aveva il permesso Stava dove l'avevano messo Come un bravo bambino di gesso Che non risponde e non dice mai di "no"
Ora grande è diventato Ma non è molto cambiato: Compitissimo, prudente Ossequioso, diligente Dice "grazie" al superiore Dice sempre "Sì, signore" Se gli danno sulla testa Dice grazie e non protesta Passa il giorno a fare inchini Non ha buchi nei calzini Ora è proprio un brav'uomo di gesso Che respira se ottiene il permesso E rimane dov'è stato messo Come un bravo brav'uomo di gesso Che non discute e non dice mai di "no"

E ne avrei altre di cose da dire, sui miei sogni di oggi e sui miei sogni di ieri, su come il fiume ti cambia mentre ti trasporta e su come tutto concorre a tacere di te, come si fa di un'onta...
I've paid the prize fom my paradise, this is a pain I'm used to...
My joy The air that I breathe My joy In God I believe My joy You move me
My joy The blood in my veins My joy Flows in your name My joy You move me I'm not a mountain, no You move me
My joy Heavenly bliss My joy The pleasures I've missed My joy You move me I'm not a mountain, no You move me

sabato, giugno 03, 2006

Need an angel? Call me!

E così ci sono ricascata... Un amico mi ha invitato a fare un test e, dato che sono in un momento bruttino (post operazione di ricostruzione della... mandibola? non ricordo, comunque arcata superiore...) ecco, mi sono lasciata tentare...
Mi piace quello che è venuto fuori, cioè, non mi sembra tanto aderente alla realtà, ma mi viene da domandarmi se questo è quello che vorrei essere o quello che gli altri vedono di me...


You scored as You are an Angel of Beauty. You are an Angle of Beauty. You seek all those things which are visually appealing as well as those that are beautiful on the inside!

You are an Angel of Beauty

81%

Angel of Light

69%

You are an innocent Angel

63%

You are half Fallen/ half Light Angel!

56%

You are an Angel of Pain

44%

What kind of Angel are you??(PICS)
created with QuizFarm.com



E poi amici che mi scrivono messaggi in cui mi associano ad un angelo, che mi dicono che è impossibile pensare che io possa essere triste a arabbiata perchè essendo un angelo non posso conoscere tali sentimenti.... NON CI AVETE CAPITO UN GRANCHE'...
Non è forse che, proprio perchè conosco tali sentimenti, che li posso capire?
E non è forse che, come angelo caduto, so quanto fa male perdere le ali?

Ecco, torno sulla terra, poggio i piedi al suolo e lascio il vento correre oltre me.
Sarà il tempo atmosferico, che dovrebbe essere estate ed ho rimesso su la maglina di lana... saranno gli antidolorifici che mi rimbambiscono la testa e non riesco a pensare lucidamente... sarà il fatto che non mangio regolarmente (provateci voi con 10 punti !!!) e quindi le proteine scarseggiano e dico baggianate...


Ecco, torno sulla terra.... e spedisco curricula via etere...


(PS: il titolo doveva essere qualcosa tipo OSCILLAZIONE DISARMONICA IRREGOLARMENTE RICORRENTE, ma questa faccenda degli angeli mi ha sconvolto: 4 in un giorno solo è proprio troppo... ora che vorrei davvero un paio d'ali... e non mi basta il vento a scappare via...)