lunedì, febbraio 12, 2007

botta e risposta

IO:
Su di te potrei scrivere
del tuo modo di fare
delle tue battute
delle tue singolarità.

Su di te potrei inventare
parole nuove
nomi e tenerezze
variazioni sul tema di canzoni
ascoltate eppur nuove.

Su di te potrei raccontare
dei tuoi sorrisi
della tua voce
del suono delle tue risate
dei tuoi sguardi.

Su di te potrei sognare
di albe abbracciati
di passeggiate tra la gente
di pranzi affollati
di attimi incantati.

Su di te potrei appoggiare
le mie labbra fino alla fame
i miei occhi fino alla cecità
la mia testa fino al silenzio
il mio cuore fino all'ultimo battito.

Su di me voglio te.

LUI:
"... e quel mio cuore d'inverno è un fiore di primavera ma brucia dentro l'inferno come fosse di cera..."
Queste parole di una celebre canzone \ opera echeggiavano nelle stanze vuote della mia anima ... perduto nel nulla, figlio del niente, brigante del tempo, assassino e ladro di amori rubati.
Poi il fato. Uno sguardo. Un sorriso e due occhi che mi fissano curiosi, che leggono in me come sulle pagine di un vecchio libro impolverato. Il distacco doloroso dopo una sera incantata. Tempo.
Tempo infinito che consumi la mia esistenza. Tempo di desideri nascosti. Tempo gettato al tempo che non ritorna ...
Nelle stanze vuote cammino senza meta, accarezzando un ricordo dolce come il miele. I tuoi capelli ribelli, i tuoi occhi lucidi ed ancora le tue labbra che sembrano pronunciare un nome ma non si può capire ... è tutto offuscato... è rallentato come un film a moviola. Fato.
Dolce fato. Ancora una volta il cielo si apre con la sua magnificenza. Un grido sommesso di gioia, un palpito un fremito. Una pietra come un punto indefinito sul muro dove scrivere la storia di un amore. Un profumo come campi sterminati a perdita d'occhio. Un sussurro... un recapito ... una lettera.
Dolce amore mio, luce divina che incendia l'animo di quest'uomo. Trasformato e plasmato dalla tua forza e dal tuo coraggio, tu che coraggio e forza infondi. Adesso tuo.

1 commento:

Mauro R. ha detto...

La tua poesia sembra che esca con una spontaneità incredibile... è molto bello questo...e la si tocca proprio con mano...