A carte scoperte
Solitamente gioco a carte scoperte. Qualcuno disse che mi legge dentro e, per quanto io faccia, non so nascondere niente (a Firenze si direbbe che non reggo nemmeno “i’ semolino”!). Quando sento qualcosa lo mostro. Se poi qualcun altro fa finta di non vederlo, oppure è troppo distratto e preso dai propri pensieri può anche darsi che non se ne accorga. Ma venirmi a dire che sono bugiarda è davvero difficile.
Stavolta c’è qualcosa che sa iniziando e che considero importante. E purtroppo dovrò nascondere la cosa. Proprio perché è troppo bella. Nata x caso, in modo spontaneo… mi ricorda la fioritura del deserto dopo la pioggia… mi sorprendo a vedere come può illuminarsi il mondo con un raggio di sole che, anche se piccolo, ti da’ la speranza che il tempo stia cambiando.
Sarà scaramanzia? Che ne so, è solo che non voglio sentire i giudizi altrui su cose che riguardano me. Almeno per il momento. E non perché abbia paura che possano farmi desistere dall’impegno preso. E’ proprio che non li voglio sentire… non voglio che mi facciano del male. Ho notato che la maggior parte della gente mi ha giudicato, se non stupida, sicuramente ingenua e troppo fiduciosa, quando ho raccontato del mio impegno a Roma e di quello che loro hanno preso verso di me. Solo una persona, no due, mi hanno detto che è un investimento e che se gioco bene le mie carte sicuramente andrà per il meglio.
Certo, la mia partita sarà a carte coperte solo con alcuni. Rispetto all’agente principale ho preso l’impegno di non mentire mai, di essere quella che dovrei essere sempre, di non cercare di vendermi al meglio ma essere me stessa. Perché non posso permettermi di non essere compresa. Non ancora una volta.
Sarà una bella partita. Ed ho la sensazione di avere un asso in più. Anche se non so perché. Ma sono sorpresa dalla piega improvvisa che hanno preso gli eventi e non ho paura. Il fatto è che non voglio vincere… voglio vivere!!!