giovedì, marzo 09, 2006

*bucaneve*

Ripensavo oggi al lento procedere delle cose, a come si avviano verso fini quasi ovvi.
Come il ritorno della primavera.

Climaticamente parlando sembra che sia tutto molto strano: i giornali annunciano ritardi sull'arrivo delle rondini, come se annate come questa fossero un caso estremamente raro. E si affaticano dietro a dati di ricerche che ogni scienziato prende con il beneficio del dubbio e dello scoop meramente giornalistico. E' nella normalità delle cose che ogni tanto ci sia qualcosa di diverso, qualche scossone che riassesta il sistema: è chimica-fisica, è termodinamica. E' regolare che un sistema tenda all'equilibrio. Quando un qualcosa esterno cambia l'equilibrio, il sistema tende a ricrearlo, magari con condizioni leggermente diverse, ma tendenzialmente simili (a meno che il quid esterno non fosse veramente impattante sull'ambiente del sistema).

Quindi, pensavo, se la termodinamica comunque governa le ns esistenze, di che mi stupisco se il mio CUORE IN INVERNO ha sentito il primo disgelo primaverile e tenta di ripristinare la situazione iniziale... Io, un CUORE IN INVERNO, potrei anche diventare UN CUORE IN DISGELO. Perchè sento con piacere il tepore lieve e dolce del sole sulla pelle, che rimanda ad altri tepori, ad altri calori. E qui mi riprendo, riassetto il sistema.

Certo, Nemesi, fida compagna che ripercorre ogni mio passo, ha di nuovo giocato sporco e, come sempre, gli altri pagano i loro errori ed io non sto comunque benissimo. Però cerco di allontanare questa specie di senso di colpa, mi faccio solo tentare dalla tenerezza di sentimenti materni, per altro già usati e riciclati, e tengo duro.

Perchè sottopelle si agitano pensieri nuovi e nuove fantasie. No, forse sono solo vecchi sentimenti che si mascherano per non farsi riconoscere. Ma cresce prepotente la sensazione di necessità di quel tepore, di quella pace, di quella serenità che richiede di essere di nuovo provata. Quel sentimento che cresce, che non si appaga del piacere del momento, ma chiede l'eternità.

Per questo invidio il coraggio di quegli alberi da frutto che già ostentano bocci tumidi da cui si intravedono i colori dei petali. Oppure quello dei bucaneve, che si innalzano oltre la coltre bianca che li ricopre e rendono omaggio al primo sole.

Motivi che mi fanno pensare che la primavera stia arrivando:
- Mi sorprendo in sorrisi a tutta faccia se passando per la strada vedo alberi in fiore.

- Ho riascoltato I'LL BE SEEING YOU e di nuovo ho sentito quel dolce dolore in fondo (grazie Chris Botti, stamattina mi hai "ucciso dolcemente")
- Passo ore ad ascoltare, la sera, mentre leggo o scrivo appunti per il master, la musica di Justin (Braidy ormai l'ho consumata!)
-Il nuovo layout è di Syl
-Ieri sera, mentre andavo alle prove del coro, in fila al semaforo, l'autista dietro di me ha fatto manovra per non intralciare il traffico a chi voleva girare a destra E NESSUNO GLIELO AVEVA CHIESTO! (di solito sono io che faccio certe cose!)

Ma, per la mia natura prevenuta, nonstante il sole tiepido e gli alberi in boccio, io continuo a girare con il piumino: al massimo, se mi fa caldo, lo tolgo.

1 commento:

quel che sapeva frà ha detto...

...in questo periodo un po' così le tue parole hanno avuto l'effetto di farmi sorridere come:
1) i bambini che iniziano a scorrazzare per viali e giardinetti
2) la luce del sole verso le sei, che tagli i palazzi con lame aranciate;
3) il vento che trasporta le nuvole da una parte all'altra del cielo;
4) il presentimento che si tratti solo di aspettare e tenere duro finchè il disgelo non sarà arrivato.
..Grazie.