giovedì, dicembre 08, 2005

...un cuore in inverno...

E’ da un po’ di tempo che sento questa sensazione. Come se vivessi camminando sulla neve, senza far rumore. Forse per non disturbare, o semplicemente per non far sentire che sono qui. Perché se nessuno sa che ci sono nessuno farà domande sul mio sguardo, sul fatto che non sorrido, sulla tonalità bassa della mia voce.

Avevo detto che stavano arrivando dei giorni che sarebbero stati memorabili… lo sono stati, ma non per quello che pensavo io. Io non vivo di certezze, per questo motivo le richiedo continuamente. Io vivo di sogni e sensazioni, di sorrisi intravisti e di sguardi celati. Ed adesso continuerò a celare la mia profonda tristezza per quello che sapevo sarebbe accaduto ma non accettavo che potesse accadere.

Sembra che, improvvisamente, l’inverno sia arrivato del tutto.
La neve intorno a noi, il gelo che disegna trine ed arabeschi sui vetri delle auto, il mal di gola continuo che cela il dolore più profondo, il raffreddore che nasconde il fatto che sto piangendo. Ogni raggio di sole nascosto dalle nubi. E non basta la certezza di sapere che esiste se non ti scalda!!!

Ho fatto scelte difficili, negli ultimi giorni, scelte dolorose. E’ finita più di un’amicizia, ho combattuto più di una battaglia con il mio cuore e la mia mente. Ed adesso sono stanca…


Taci, anima stanca di godere/e di soffrire(all'uno e all'altro vai/rassegnata)

Sarebbe meraviglioso se finalmente la mia anima decidesse di riposare un po’, invece di ripetermi costantemente la sua canzone:

"Illusioni! Ma intanto senza di esse io non sentirei la vita che nel dolore, o (che mi spaventa ancor più) nella rigida e noiosa indolenza; e se questo cuore non vorrà più sentire io me lo strapperò dal petto con le mie mani e lo caccerò come servo infedele." (Ugo Foscolo: Ortis)

Ma adesso, qui con me stessa (e con chi altri, oramai?) non posso non lasciare andare le lacrime. Lacrime dolci come il miele, perché versate per amore, mentre il cuore cerca di riprendere il battito solito e regolare, di placare il respiro affannoso. E con le lacrime se ne va anche l’ultimo sorriso triste che mi è stato donato. Ed il cervello riprende le connessioni perse, e trova il motivo per continuare a mandare impulsi al cuore. Dovere, verso tutti quelli che sono rimasti. Per dovere, nient’altro.

(Louis Royo)
Taci, anima stanca di godere (Camillo Sbarbaro)
Taci,anima stanca di godere
e di soffrire(all'uno e all'altro vai
rassegnata)
Nessuna voce tua odo se ascolto:
non di rimpianto per la miserabile
giovinezza ,non d'ira o di speranza,
e neppure di tedio.Giaci come
il corpo, ammutolita,tutta piena
d'una rassegnazione disperata.
Non ci stupiremmo
,non è vero,mia anima,se il cuore
si fermasse,sospeso se ci fosse il fiato.............
Invece camminiamo,
camminiamo io e te come sonnambuli.
E gli alberi son alberi,le case
sono case,le donne
che passano son donne, e tutto è quello che è,
soltanto quel che è.
La vicenda di gioia e di dolore
non ci tocca. Perduto ha la voce
la sirena del mondo,e il mondo è un grande
deserto.
Nel deserto
io guardo con asciutti occhi me stesso.

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