Alla metà di un sogno…
Domenica è stato il giorno della terra. Avrei voluto festeggiarlo degnamente, partecipando a qualche manifestazione intelligente, dove si parlasse di consumo responsabile, energie alternative, sviluppo sostenibile… niente, non ho trovano niente… o forse non ho cercato bene, che durante la settimana ho fatto l’ennesimo corso di qualifica, di quelli con 10 ore di lezione in aula e 2-3 di studio a casa… be’, almeno è andato bene….
Insomma, domenica non ho fatto niente e me ne vergogno un po’.. io, sempre a predicare sull’importanza di una scelta consapevole… però, in effetti, oggi ho dato un occhio a giro… mica c’era questo granchè di cose?! Come se, in fondo, la questione dell’ambiente fosse una cosa ormai risaputa, a cui ti ci devi solo abituare…il caldo torrido che si respirava sulle rive dell’Arno alle 17.45 di domenica pomeriggio a me ha fatto specie… in fondo siamo solo a fine Aprile, non metà giugno… ma la gente che era intorno a me sembrava dividersi solo in due categorie: quelli spallati perché avevano ancora addosso una maglia a maniche lunghe e quelli che se la godevano beati perché avevano messo su maglietta se non addirittura costume da bagno!!!
A volte mi domando se non sono un po’ troppo intransigente, poi leggo i resoconti di gente che ci lavora davvero (non come me, che cerco di incunearmi nel sistema!!!) e rimango impallidita… Io ho notato subito che l’Arno era MOLTO più basso del solito… sarà l’occhio esperto o la deformazione professionale… il fatto è che oggi erano tutti a parlare della probabile crisi idrica estiva, con conseguente calo energetico… mi chiamavano Cassandra…
E mi sono così ritrovata a pensare alle escursioni termiche che ha subito il nostro pianeta, alla piccola era glaciale post-Medioevo (provare per credere) e da qui alla gita fuori porta di domenica scorsa il passo è stato breve…
Insomma, domenica non ho fatto niente e me ne vergogno un po’.. io, sempre a predicare sull’importanza di una scelta consapevole… però, in effetti, oggi ho dato un occhio a giro… mica c’era questo granchè di cose?! Come se, in fondo, la questione dell’ambiente fosse una cosa ormai risaputa, a cui ti ci devi solo abituare…il caldo torrido che si respirava sulle rive dell’Arno alle 17.45 di domenica pomeriggio a me ha fatto specie… in fondo siamo solo a fine Aprile, non metà giugno… ma la gente che era intorno a me sembrava dividersi solo in due categorie: quelli spallati perché avevano ancora addosso una maglia a maniche lunghe e quelli che se la godevano beati perché avevano messo su maglietta se non addirittura costume da bagno!!!
A volte mi domando se non sono un po’ troppo intransigente, poi leggo i resoconti di gente che ci lavora davvero (non come me, che cerco di incunearmi nel sistema!!!) e rimango impallidita… Io ho notato subito che l’Arno era MOLTO più basso del solito… sarà l’occhio esperto o la deformazione professionale… il fatto è che oggi erano tutti a parlare della probabile crisi idrica estiva, con conseguente calo energetico… mi chiamavano Cassandra…
E mi sono così ritrovata a pensare alle escursioni termiche che ha subito il nostro pianeta, alla piccola era glaciale post-Medioevo (provare per credere) e da qui alla gita fuori porta di domenica scorsa il passo è stato breve…
Ho ritrovato il silenzio e la tranquillità della prima volta che l’avevo visto… un minuscolo borgo, cinto da mura ridotte, un castello piccolissimo, abbandonato e poi riportato in vita da un progetto a base economica (e qui non ci piove, la FATEBEFRATELLI non esiste più da tempo) ma con un occhio attento ai particolari ed al passato… hanno trasformato le costruzioni in un albergo, ma il tutto è tenuto con una cura attenta che crea una vera delizia per gli occhi… il posto si chiama Gargonza e metto su qualche foto solo per arrivare a quello che è la metà di un sogno… il sogno ad occhi aperti lo so fa solo visitandolo…
(PS: le foto sono fatte con il telefonino... mi pare già un mezzo miracolo che siano venute così bene!!!)
7 commenti:
venivi da me e vedevi che qualcosa da trovare la facevi...
MoF
A proposito della giornata della Terra, c'è da notare con quanta facilità si indicano ormai giornate mondiali pe ogni cosa, praticamente ogni giorno dell'anno è la giornata mondiale di qualche cosa, e mi chiedo quanto ne valga la pena, se a queste ricorrenze non esiste seguito. Temo nell'ennesima trovata commerciale, chissà, forse per tentare di vendere, prima o poi, pezzetti di iceberg ?
...il due giugno organizzo la giornata della Gnocca...chi vuole venire...eheheh
:-D
MoF
La penso come Robi... devo dire che però le foto che hai scattato non sono niente male;)
Apperò, non male 'sti telefonini moderni... bellissime.
Ma dov'è finita l'Eliduin....come back!
andiamo a fare il gospel festivalllllllllll a Milano
MoF
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