domenica, dicembre 18, 2005

bufera di neve

Bufera di neve. Questa è l'unica parola che il mio cervello ha saputo trovare per definire il momento che sto vivendo.

Penso che la vita abbia deciso che devo imparare qualcosa. Ed ha deciso che il mio posto è sicuramente da un'altra parte, che i miei sorrisi e le mie parole costano e non sono gratis come tutti pensano, quindi chi le riceve deve rendermi qualcosa indetro. E che non sia certo veleno.

Durante questa tempesta di neve e gelo che imperversa nei miei giorni ho notato la necessità del silenzio e la sensazione del nulla assoluto, perchè quando la tempesta è finita e la neve ricopre tutto e sembra che tutto sia fermo, tutto appare diverso da come lo vedi quando è in condizioni primaverili. Non mi piace la neve, ma mi ci abituerò. Mi abituerò a pensare di camminare su una strada tracciata e che conosco e sprofondare oltre la coscia in buche nascoste. Mi abituerò a non riuscire a valutare le distanze perchè non vedo i soliti punti di riferimento e a prendere una strada e dover tornare indietro perchè la neve nasconde anche i punti noti. Mi abituerò ad indossare abiti pesanti per coprirmi perchè il freddo non raggiunga anche il mio cuore e questo smetta di battere.

Mi abituerò... la vita è cambiamento. Anche se ci sono cose che non si possono cambiare. Stanotte è morto il fratello di Massimo. Spero che la bufera abbia esaurito la sua forza, perchè abbiamo toccato il fondo. E spero di avere forza a sufficienza per passare oltre questo ponte sospeso tra il dolore e la noia.

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